Bulli a scuola e genitori aggressivi? Prof e presidi vanno al corso di autodifesa

Lunedì 17 Settembre 2018 di Alberto Comisso
Bulli a scuola e genitori aggressivi? Prof e presidi vanno al corso di autodifesa
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PORDENONE - Insegnanti e dirigenti scolastici a scuola di difesa personale. Ad organizzare il corso di formazione e di aggiornamento è l'Ufficio provinciale di educazione fisica e motoria guidato da Roberto Belcari che, in accordo con la Fijlcam Mga, intende consolidare e divulgare i principi della difesa proprio in ambito scolastico. Anche se negli istituti della Destra Tagliamento, almeno sino a questo momento, non si sono verificati episodi di violenza nei confronti degli insegnanti, come è successo per esempio a Lucca, dove un professore, a fine aprile, era stato umiliato da un suo alunno: Mettimi 6 e inginocchiati, il ragazzino aveva più volte urlato al prof che non era stato in grado di gestire la situazione. «Tutto gira attorno al saper gestire al meglio un determinato momento sottolinea Andrea Vignola, istruttore Fijlcam Mga che terrà il corso . Questo perché, senza un'adeguata preparazione fisica e psicologica, gli insegnanti si sentono disarmati». Quattro, in particolare, gli obiettivi del corso che, dopo la parte teorica del 27 settembre (dalle 14 alle 16.30) nella sede dell'Ufficio provinciale di educazione fisica e motoria di via Concordia, si terrà martedì 2 e giovedì 4, dalle 14 alle 16.30, nella palestra del Sekai Budo (ex fiera) di via Molinari. Il fine è approfondire il metodo globale di autodifesa, divulgare il concetto di legittima difesa personale attraverso l'acquisizione di tecniche antiaggressione delle arti marziali, apprendere una preparazione tecnica adeguata per prevenire l'aggressione e aumentare l'autostima e, non ultimo, stimolare e facilitare l'apprendimento di tecniche di training psicologico per allenare la capacità di saper gestire la paura. «Nello strutturare il corso sottolinea il maestro Vignola siamo partiti da un concetto di base: i ragazzi sono come delle spugne, assorbono quello che apprendono dagli adulti. Ecco perché all'interno della scuola è sempre più importante che gli insegnanti siano formati e che agli alunni vengano trasmessi messaggi e segnali corretti. Il primo su tutti: sapersi difendere da un'aggressione, secondo i principi di necessità, immediatezza e proporzione, con un metodo che sia il meno violento possibile. Non è certo sferrare una gomitata o un pugno alla tempia, al naso o alla trachea che si risolve il problema. Anzi. È bene che anche insegnanti e dirigenti scolastici sappiano come intervenire, in caso di necessità». Nei corsi saranno affrontati temi inerenti il codice penale, le strategie da applicare nel caso di situazioni difficili o dai risvolti non prevedibili, «escludendo la violenza ricorda Vignola che non è efficace e che per prima sollecita l'insorgere del bullismo». Nello specifico nel corso delle lezioni del 2 e 4 ottobre a docenti e dirigenti saranno impartire nozioni psico-fisiche, tecniche antiaggressione e anche sull'uso dello spray omologato al peperoncino. «Il progetto specifica il maestro Vignola ha lo scopo di propedeutico di organizzare all'interno della scuola i corsi Mga educativi e preventivi, anche per prevenire il bullismo». Un corso di formazione ben visto dai dirigenti scolastici: «Importante sostiene Teresa Tassan Viol, presidente dell'Associazione dei dirigenti Fvg è saper padroneggiare certe situazioni, che potrebbero materializzarsi in classe piuttosto che in palestra. Ben vengano certi corsi. Nelle nostre scuole si tende a respirare un clima sereno e di collaborazione, ma dal momento che adolescenza e pre adolescenza sono periodi che possono far registrare qualche turbolenza nei ragazzi, è bene che i docenti sappiano prevenire o gestire al meglio situazioni correlate a questa particolare e delicata fase di crescita».
Ultimo aggiornamento: 16:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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