Sanità impossibile: serve una visita oculistica? «Torni tra un anno»

Mercoledì 6 Marzo 2019
Sanità impossibile: serve una visita oculistica? «Torni tra un anno»
PORDENONE I malati che necessitano di una visita specialistica in ospedale devono munirsi di pazienza. Tanta pazienza. Le prestazioni più urgenti vengono erogate tra i 10 e i 30 giorni (ma anche su questo fronte i tempi di alcune specialità sforano), altrimenti i tempi si dilatano di molto. Si supera anche l'anno di attesa. A conferma di questo, abbiamo provato a prenotare (tramite Cup) una visita oculistica per verificare le numerose segnalazioni che ci sono arrivate. Il primo giorno disponibile per una prestazione? Il 9 marzo del 2020. Un anno di attesa. I punti dolenti per i quali il direttore generale dell'Azienda sanitaria 5 del Friuli Occidentale, Giorgio Simon, sta cercando di trovare una soluzioni soddisfacente, riguardano principalmente gli accessi a visite ed esami endocrinologici, ortopedici, pneumologi e radiografici.
 

Per questi la fascia di priorità più bassa, quella che il medico di base indica con la lettera B e che dovrebbe prevedere un'evasione della domanda entro dieci giorni dalla presentazione della richiesta, difficilmente viene rispettata. Non va meglio per le prestazioni oculistiche e per quelle gastroenterologhe e, in particolare, quelle per le quali è prevista un'endoscopia digestiva. «Si tratta di esami molto richiesti - afferma Paola Toscani, direttore della Gestione delle prestazioni sanitarie dell'Aas5 - che richiedono spesso la presenza del medico anestesista ma che, volendo entrare nello specifico, vengono prescritti a persone che non ne avrebbero bisogno. O meglio, che non avrebbero un bisogno impellente». Situazione complessa anche per il reparto di Cardiologia e per quello di Oculistica per il quale i tempi di attesa restano piuttosto lunghi: «La specializzazione nelle iniezioni intravitreali, utile nel caso di cura della maculopatia, ha portato i pazienti a crescere in maniera esponenziale: da poche centinaia, siamo passati a più di 2mila. Ecco perché la giustificazione del direttore generale spiegate certe lungaggini.
DA FUORI
Ma c'è di più: il 15 per cento dei servizi erogati dagli ospedali della Destra Tagliamento è riservato ai pazienti del vicino Veneto e da chi risiede in Friuli Venezia Giulia e non da residenti nel Friuli Occidentale. Se questo dato conferma l'ottimo livello raggiunto da certi reperti, dall'altro è chiaro che le tempistiche si allungano». C'è però il rovescio delle medaglia. «Ginecologia, urologia, dermatologia e otorinolaringoiatria stanno mostrando performance ottime. Soprattutto in quanto a rispetto delle tempistiche scandite dal sistema sanitario. Se da una parte vengono registrate performance ospedaliere eccezionali (per alcuni reparti), classificate tra le migliori a livello nazionale, dall'altra c'è un dato negativo che spicca su tutti.
ESAMI INUTILI
Purtroppo evidenzia sempre Giorgio Simon siamo tra le peggiori aziende ospedaliere che eroga più radiologie, risonanze magnetiche e tac a torace e addome. Soprattutto alle persone anziane, alle quali viene prescritta la risonanza più volte, molto spesso senza motivi fondati. Ecco perché sarà fondamentale avviare un dialogo tra gli specialisti e i medici di medicina generale affinché venga raggiunto un compromesso: di questo passo, infatti, si continueranno a togliere importanti risorse a chi ne ha veramente bisogno». Per quanto riguarda le risonanze - tra quelle interne, esterne e quelle girate' ai privati - i numeri sono impressionanti: 300mila circa ogni anno. «E' indubbio che su più fronti ammette il direttore generale si possa fare di più e meglio. Ma è anche vero che è necessario, ora più che mai, disporre di maggiori risorse finanziarie e di più medici. Specialisti che talvolta sono introvabili e che, proprio per questo, vengono contesi da più Aziende sanitarie. C'è da dire, tuttavia, che la situazione generale è migliorata e che le strutture private ci danno una grandissima mano ad evadere l'enorme mole di lavoro».
Alberto Comisso
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Ultimo aggiornamento: 12:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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