Sanità: la mannaia sul personale, a rischio oltre cinquanta contratti

Martedì 29 Gennaio 2019 di Davide Lisetto
Sanità: la mannaia sul personale, a rischio oltre cinquanta contratti
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PORDENONE - I tagli alla spesa sanitaria che la Regione ha intenzione di attuare già per il 2019 mettono a rischio decine di assunzioni a tempo determinato che l'Aas5 ha fatto negli ultimi mesi. La riduzione dell'uno per cento nella spesa complessiva per il personale nella sanità del Friuli occidentale potrebbe pesare per oltre due milioni di euro. Stando ai parametri che la Regione utilizzerà nell'annunciata sforbiciata verrebbero colpite in particolare le assunzioni a tempo determinato fatte nella seconda parte del 2018.
 
Sia nel personale del comparto (infermieri, Oss, tecnici e amministrativi) ma anche tra i medici. Da alcune indiscrezioni, a rischio rinnovo nell'anno appena cominciato potrebbero esserci oltre cinquanta contratti. Mano a mano che i contratti arrivano a scadenza, mancando i fondi necessari alla stabilizzazione, non verrebbero confermati.
LE RICADUTE
Le organizzazioni sindacali del personale sanitario - sia medico che infermieristico e amministrativo - sono già sul piede di guerra. E non è solo una questione di addetti a rischio. Un taglio di quella portata si tradurrebbe immediatamente in una difficoltà nel mantenimento degli attuali servizi. A farne le spese ci sarebbero quei settori e quei reparti degli ospedali pordenonesi - in primis il Santa Maria degli Angeli di Pordenone - che sono già con l'acqua alla gola. In particolare il Pronto soccorso e la medicina d'Urgenza. Oltre ai servizi del pronto soccorso ortopedico che si basa su una convenzione con ortopedici esterni. Ma il problema degli organici ridotti all'osso riguarda anche una serie di altri ambiti sia ospedalieri che della sanità territoriale organizzata attraverso i distretti. Si calcola che a livello regionale la carenza di organico complessiva sia di oltre un migliaio di unità. Una buona fetta di questa carenza pesa sugli organici dell'Azienda sanitaria 5. A questo va sommata la situazione legata alla recente approvazione delle nuove regole per la pensione anticipata con quota 100: potrebbero essere alcune decine gli operatori sanitari pronti ad approfittare e a lasciare l'occupazione per la pensione. Una emorragia di dipendenti che graverebbe ancora di più sull'impossibilità di rinnovare i contratti in essere per la mancanza di risorse.
RIDUZIONI INIQUE
La partita dei tagli alla spesa per il personale rischia anche di aprire una nuova vertenza tutta politica del territorio pordenonese. Alcune forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, starebbero valutando la possibilità di avanzare qualche proposta alla giunta Fedriga che consenta al territorio del Friuli occidentale di non essere ulteriormente penalizzato. L'Azienda sanitaria 5 è l'unica in regione che ha chiuso gli ultimi bilanci in avanzo. Un avanzo che - così come si era chiesto nell'autunno scorso - avrebbe dovuto rimanere nelle casse della stessa Azienda per alcuni progetti già concordati e avviati. Cosa che alla fine non è avvenuta: i soldi di Pordenone sono finiti nel calderone a pagare i disavanzi di altre Aziende sanitarie regionali. Ora, rispetto ai tagli sul personale, il pordenonese rischia di essere ulteriormente penalizzato poiché, in diversi servizi sia ospedalieri che territoriali, il personale è inferiore, in rapporto all'utenza servita, rispetto a quello degli stessi servizi. Insomma, piuttosto che tagli lineari - cioé uguali per tutti - andrebbero applicati degli standard in modo da tenere conto di quelle situazioni che già oggi sono penalizzate rispetto al numero di addetti.
Davide Lisetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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