Sanità, corsa ad ostacoli a Pordenone: mancano 108 medici, ma nessuno risponde all'appello

Non bastano nemmeno i professionisti che scelgono di ritardare la pensione

Mercoledì 17 Maggio 2023 di Marco Agrusti
Sanità, corsa ad ostacoli a Pordenone: mancano 108 medici, ma nessuno risponde all'appello

PORDENONE - Ormai non è nemmeno più una questione legata alla posizione geografica.

Non c’entrano la montagna, i piccoli paesi, le aree considerate disagiate rispetto ai grandi centri. Ormai il problema è ovunque, nemmeno la possibilità di andare in pensione a 72 e non a 70 anni può risolvere il problema alla radice. Coprirà sicuramente alcuni posti, ma almeno altrettanti rimarranno vacanti. E lo dicono i numeri, freschi, che in provincia di Pordenone sono letteralmente impietosi. Sono i dati delle zone carenti e quelli - paralleli - riferiti ai professionisti che potevano tornare “buoni” grazie ai trasferimenti interni. 


LA SITUAZIONE
La mail ufficiale, sotto forma di posta elettronica certificata, era partita dalla scrivania della direzione generale dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale il 31 marzo. Il destinatario, la Direzione centrale Salute della Regione. L’oggetto, l’emergenza più importante che si vive sul territorio in materia di sanità, quindi al di fuori dell’ambito ospedaliero. La fotografia rispecchiava con esattezza l’istantanea scattata ancora diversi mesi fa dal presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Pordenone, Guido Lucchini, il quale ammoniva in relazione al fatto che la situazione sarebbe peggiorata con il tempo. Ed effettivamente è stato così. Nel solo ambito dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, infatti, allo stato attuale ci sono 108 posti carenti. Sono scrivanie rimaste senza un titolare, lettini e ambulatori senza medico. 
Nel dettaglio, la lettera fa riferimento sia ai medici di medicina generale, cioè i dottori di famiglia sul territorio, che ai professionisti a ciclo di scelta, che possono anche ricoprire il ruolo di “guardia”, oppure ancora far parte dei cosiddetti Asap, gli ambulatori di continuità ideati dall’Azienda sanitaria proprio per far fronte alla carenza di personale specializzato. La comunicazione resa dall’AsFo alla Direzione centrale Salute della Regione parla dettagliatamente di 60 posti carenti di medico di assistenza primaria ad attività oraria e di 48 “buchi” per quanto riguarda il cosiddetto ciclo di scelta. 


LA RICERCA
Avuta contezza della situazione del tutto emergenziale, l’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale ha recepito l’indicazione della Regione per la presentazione delle domande di trasferimento verso le 108 zone carenti del territorio. Il risultato, però, è stato disastroso: il 2 maggio, giorno della scadenza ufficiale dei termini secondo il “concorso”, a Pordenone non è arrivata nemmeno una richiesta. Zero assoluto, una mazzata autentica. 
Anche per attivare gli Asap, gli ambulatori speciali ideati dall’Azienda sanitaria, servono infatti nuovi medici. E per trovarli si andrà a setacciare anche nelle scuole di specializzazione, perché la coperta è di nuovo corta. Si deve partire da un dato, messo nero su bianco in un documento ufficiale dell’AsFo: «Attraverso lo scorrimento delle graduatorie aziendali in essere non risulta sempre possibile assicurare la copertura dei turni di continuità assistenziale e degli incarichi provvisori di assistenza primaria, con conseguenti ricadute sulla piena funzionalità dei servizi all’utenza. La situazione - si legge ancora - rende necessaria l’individuazione da parte dell’Azienda di ogni strumento utile per garantire la piena funzionalità dei servizi di assistenza primaria e continuità assistenziale, nel rispetto comunque dei principi di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza dell’azione amministrativa». L’Azienda va quindi alla ricerca di medici - giovani o meno - per garantire almeno il servizio di continuità rappresentato dagli Asap, ambulatori che dopo l’esperimento di Sacile - quello iniziale - ora si sono diffusi in tutte le aree diventate carenti dopo la pensione di uno o più professionisti. I medici interessati dovranno manifestare la volontà di partecipare al “concorso” entro 15 giorni, quindi per la fine del mese di maggio.

Ultimo aggiornamento: 17:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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