Sanità, Riccardi messo all'angolo reagisce e convoca i sindaci della provincia insoddisfatti

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Domenica 21 Maggio 2023 di Loris Del Frate
Sanità, Riccardi messo all'angolo reagisce e convoca i sindaci della provincia

PORDENONE - Infastidito.

Così lo definiscono quelli che gli stanno più vicino. Ad andargli di traverso almeno due episodi a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro. E per l'assessore alla Sanità, Riccardo Riccardi, abituato ad avere tutto sotto controllo anche a costo di andare allo scontro, due situazioni che "sfuggono" non sono per nulla possibili. E così per il 29, alle 15, ha chiamato a raccolta i sindaci del Friuli Occidentale. A quanto pare l'incontro, almeno secondo chi ha ricevuto l'invito, si terrà nella sede della Regione a Pordenone.


LE FRECCIATE
A metà settimana il primo colpo lo hanno battuto sedici sindaci del Friuli Occidentale che si sono astenuti sul Piano aziendale dell'Asfo. La cosa avrebbe potuto essere archiviata come "partitica" se ad astenersi fossero stati solo i sindaci del Centrosinistra. Invece a non alzare la mano favorevolmente al Piano Asfo ce ne sono stati pure quattro di Centrodestra, tra cui due che portano la stessa casacca Azzurra che indossa Riccardi. Ma non è tutto. Già, perchè i primi cittadini dell'intera montagna pordenonese (e della pedemontana) oltre a non aver votato il documento hanno detto peste e corna sull'assessore regionale. Un segnale chiaro, inviato a Fedriga, ma anche a Fratelli d'Italia che già da tempo sta raccogliendo ed annotando le difficoltà sul fronte sanitario. In più i sindaci che si sono astenuti, anche quelli "amici" lo hanno fatto solo per rispetto del direttore dell'Asfo, Giuseppe Tonutti che sta cercando, con quello che ha in mano, di tappare le falle. La seconda frecciata l'hanno lanciata le 43 associazioni che sabato si sono riunite e urbi ed orbi, senza cappelli politici, hanno spiegato che in provincia la sanità è allo sfascio, che interloquire con l'assessore è sempre più complicato e che è necessario che la Regione prenda in mano la situazione.


COMMISSARIAMENTO
Infine c'è da segnalare quello che era stato "l'antipasto", legato al futuro del Cro, il Centro di riferimento oncologico sul quale si è aperto un dibattito che ha indotto i tre consiglieri di Fdi (ancora gli alleati), Markus Maurmair, Alessandro Basso e Cristina Amirante (assessore, ma non ancora dimessasi dal consiglio) e tutti eletti in provincia di Pordenone, quella maggiormente colpita, a prendere in mano la questione a spiegare che loro saranno i garanti della struttura oncologica. C'è anche chi ha letto la cosa come una sorta di commissariamento.


LA CONTROMOSSA
A questo punto l'assessore ieri come primo passo ha convocato i sindaci della provincia ai quali, ovviamente, chiederà spiegazioni sull'astensione e cercherà di far capire la linea. Resta il fatto che i sindaci, stanchi evidentemente di rispondere ai loro concittadini sui servizi che mancano, sui medici che non ci sono, sui tempi di attesa biblici e su tutte le altre mancanze, avranno sicuramente argomenti per controbattere all'assessore. Anche perchè se è vero che gran parte dei problemi sanitari ha una genesi nazionale, è altrettanto vero che un assessore regionale ha gli strumenti per cercare di trovare soluzioni. Altrimenti non servirebbe nell'organigramma di una giunta. Un'altra questione è legata al fatto che Riccardo Riccardi, non essendo stato eletto, non deve rispondere ai cittadini, ma al presidente (e al suo partito) che lo ha rivoluto in quel luogo.
A dare però spiegazioni a chi si lamenta (e non sono certo tutti di centrosinistra) dovranno essere poi lo stesso Fedriga, Forza Italia e i partiti alleati.


L'ATTACCO
In campo anche Nicola Conficoni del Pd che prende la palla al balzo per rigettarla nella metà campo del Centrodestra. «Pressato dalle associazioni socio - sanitarie, indebolito dalla massiccia astensione dei primi cittadini sul piano attuativo dell'Asfo, accusato dal collegio dei revisori di affamare l'azienda sanitaria, sfiduciato dal gruppo consiliare di Fratelli d'Italia sul Cro, l'assessore Riccardi è in evidente difficoltà. L'assemblea dei sindaci che è stato costretto a convocare per cercare di fermare il crescente dissenso verso l'operato della giunta regionale non sia un modo per prendere tempo ma affronti concretamente gli aggravati problemi della sanità pordenonese fortemente penalizzata».

Ultimo aggiornamento: 13:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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