Il commercio non riparte neppure
con i saldi: le svendite fanno flop

Giovedì 14 Luglio 2016 di Lara Zani
Il commercio non riparte neppure con i saldi: le svendite fanno flop
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PORDENONE - Partenza difficile per i saldi in città. Non ha certamente aiutato, nel primo sabato di svendite e di negozi aperti dopo cena, la concomitanza con la partita della Nazionale di calcio, che ha indotto molti commercianti a riabbassare le saracinesche rinunciando all'apertura straordinaria. Ma il trend si è mantenuto costante anche nei giorni successivi, e a denunciare lo stato di difficoltà del commercio è anche la scelta, da parte della maggior parte degli esercenti, di partire da subito con sconti pesanti, dal 30 per cento in su, al contrario di quanto accaduto in altre annate. «Nel primo sabato sera di saldi - conferma Antonella Popolizio, presidente del gruppo abbigliamento dell'Ascom provinciale -, le cose non sono andate bene per i motivi noti, e anche fra sabato e domenica non c'è stato un grande afflusso di gente nei negozi. I dati relativi alla settimana, poi, sono stati un pò strani, con giornate di buona affluenza e altri meno. Ma alla fine della settimana certamente i dati non erano positivi». La partenza ufficiale dei saldi era del resto stata preceduta da una sorta di anticipazione, con due Giovedì sotto le stelle nel mese di giugno nei quali gli esercenti avevano già iniziato a tagliare i prezzi. «L'idea era quella di movimentare il centro storico anche con le promozioni, ed è servito a portare gente. I risultati sono stati diversi per i vari negozi». A beneficiarne sono stati sicuramente i locali pubblici, i cui tavoli si sono riempiti. Quanto ai negozi, in sostanza chi ha scommesso sull'idea - lanciata da un gruppetto di commercianti - delle promozioni che anticipavano i saldi e le ha ben promosse in vetrina alla fine ha portato a casa qualche risultato; diversamente sono andate le cose per chi ha accolto l'iniziativa in maniera più tiepida.
 
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