Sagre di paese, l'ultima spiaggia: "La Regione tolga il numero chiuso all'ingresso"

Martedì 7 Luglio 2020 di Alberto Comisso
Il Medioevo di Valvasone in programma a settembre
PORDENONE - Sono al collasso e, a causa dell’emergenza da Covid-19, rischiano presto di chiudere i battenti. La speranza di undici aziende che operano tra Friuli e Veneto è che per le sagre, eventi dai quali traggono il loro profitto, da parte delle due Regioni ci sia un’apertura maggiore e che, punto essenziale, venga tolto il numero chiuso di affluenza. 
L’APPELLO
Undici imprenditori del settore, con la collaborazione della Polisportiva Tamai, hanno preso carta e penna e scritto ai presidenti Fedriga e Zaia. C’è chi fornisce tensostrutture, chi piatti monouso. Nella lista degli operatori penalizzati dalle norme anti-Covid si sono anche agenzie di band musicali, orchestre e chi fornisce materiale pirotecnico. Ma anche chi lavora nel settore delle forniture bevande, audio e luci e servizi pubblicitari. È il mondo che ruota attorno alle sagre, soprattutto quelle estive, che fa muovere centinaia di migliaia di persone e che produce fatturati importanti. Un mondo che, però, rischia di scomparire se, «con la massima urgenza», le due Regioni non provvederanno ad allargare le maglie delle restrizioni. A guidare la cordata di imprenditori è Walter Babuin, titolare della Primamedia servizi di Casarsa della Delizia, ideatore dell’opuscolo Paesi in Festa. Un contenitore di sagre e decine di sponsor che vogliono promuovere la loro attività. Ma c’è anche la B&G Service di Chions, che si occupa della fornitura di piatti ecologici, la Musica & Servizi (agenzia per artisti) di San Vito e la Starlight Service (forniture audio/luci) di Brugnera. Propongono un piano di riapertura delle sagre (allo stato sanitario attuale): «La nostra richiesta - affermano - serve per cercare di smuovere la situazione. Altrimenti, se dovesse continuare così sino a fine anno, oltre ad azzerare i nostri fatturati del 2020, andrebbe a compromettere anche parte di quelli del 2021». Chiedono a gran voce di essere ascoltati.
LE SPERANZE
Dipende molto dai presidenti di Fvg e Veneto la loro sopravvivenza. Propongono un piano che permetta alle associazioni organizzatrici delle sagre di «poter realmente prendere in considerazione la ripresa della manifestazioni, in quanto le linee guida presentano ancora impedimenti che portano ad annullare gli eventi in programma per il 2020. Questo - si legge nella missiva - penalizza gravemente l’attività di tutte le aziende del settore». Il piano è articolato e parte da un punto essenziale: l’esclusione del numero chiuso dei partecipanti alle sagre. Fondamentale per i firmatari della lettera la riorganizzazione degli spazi. Per l’area cassa si chiede che venga divisa la cassa d’asporto da quella di consumo in loco. Ognuna dovrebbe essere dotata da divisore plexiglass nei confronti dell’utente. Per quanto riguarda l’area cucina e chioschi di servizi, questi dovrebbero essere puliti con prodotti disinfettanti (prima e dopo l’uso) e il personale osservare la distanza di un metro (nel caso in cui sia impossibile sarebbe opportuno indossare la mascherina). Le aree giochi per i bimbi dovrebbero avere la certificazione di sanificazione e si dovrebbe rispettare il distanziamento. Capitolo spettacoli ed intrattenimenti. Vietati ballo liscio o di coppia, al responsabile dell’orchestra spetterebbe il compito di far rispettare la distanza di sicurezza tra ballerini e utenti. I concerti sarebbero possibili solo con posti a sedere (separati da una distanza di sicurezza), esattamente come le serate con dj, musica da discoteca e rappresentazioni teatrali. I comitati organizzatori dovrebbero rendere disponibili i prodotti disinfettanti per gli avventori, prevedere l’utilizzo della mascherina, l’apertura di parte di un’eventuale tensostruttura (così da garantire il ricambio d’aria) e, non in ultimo, per l’utilizzo dei servizi igienici rendere obbligatorio l’uso di guanti monouso da gettare poi in appositi contenitori. Ora l’ultima parola spetta alle due regioni. Dalle loro decisioni dipenderà il futuro delle sagre e del mondo che ci orbita attorno. 
Ultimo aggiornamento: 09:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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