Zero vocazioni, l'età che avanza: dopo 108 anni le suore lasciano la città

Martedì 22 Marzo 2022 di Michelangelo Scarabellotto
Zero vocazioni, l'età che avanza: dopo 108 anni le suore lasciano la città

SACILE -  Con i saluti a suor Teresita che lascia Sacile, i fedeli della parrocchia di San Nicola vescovo hanno iniziato a dire addio alle suore di Maria Bambina che gradualmente, dopo 108 anni, lasceranno la Parrocchia. La partenza è stata ufficializzata dal parroco don Gianluigi Papa: «Quella delle suore della Carità per Sacile è una presenza preziosa per i servizi che hanno offerto e offrono ad una comunità che le ha accolte oltre 100 anni fa, accompagnate e seguite in tanti anni di amore per la città, ringraziandole per quanto fatto». La conferma della partenza è arrivata dalla superiora suor Giuseppina Perotto: «Lasceremo Sacile, ognuna per destinazioni diverse, come deciso dalla Casa madre».

LA DECISIONE

«Alla base della decisione da parte della Casa madre ci sono in primo luogo l'età avanzata e gli acciacchi dovuti all'età stessa di noi sei sorelle. Ma c'è anche un'altra motivazione legata al fatto che mancano le vocazioni e quindi non ci sono ricambi generazionali. È stata comunque una decisione dolorosa - sottolinea la superiora». «Già era stata ventilata l'idea della chiusura della Comunità qualche anno fa - prosegue la superiora -.

Poi però si era soprasseduto. Quindi per noi la decisione che è stata presa dalla Casa madre non è proprio una novità».

I RICORDI

Per Sacile perdere le suore dopo 108 anni non sarà facile, in particolare per il ruolo che avevano assunto per l'intera città. «Abbiamo riscontrato che la gente soffre con dignità alla notizia della nostra partenza, soprattutto perchè siamo un punto di riferimento, un centro di accoglienza, una porta sempre aperta. Significativi, sono stati per noi, due ultimi episodi fra i tanti che negli ultimi 108 anni si sono susseguiti - racconta la superiora -. Nel 2020 una nostra ex collegiale ha desiderato ringraziare il Signore per i 40 anni di matrimonio, celebrati nella nostra cappellina dedicata a Maria Bambina, ricordando l'evento con la celebrazione eucaristica, attorniata dai familiari e da tutte noi suore. Alla conclusione, durante un semplice rinfresco, Giovanna ha continuato a fare commossa memoria delle suore che l'hanno aiutata e orientata per un vero cammino di umanità e nella fede. Il secondo qualche giorno fa quando una signora di 96 anni, accompagnata dalle figlie, è venuta a rivedere il collegio che l'aveva accolta giovane studentessa. Per noi sono due segni del bene che abbiamo seminato nei cuori delle persone, delle giovani, dei ragazzi, dei bambini, delle famiglie, degli anziani, sempre con semplicità e disponibilità, testimoniando l'amore di Gesù Redentore, sulle orme delle nostre sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa».

IL SALUTO

Quale messaggio si sente di lanciare alla comunità che per tanti anni vi ha accolte con generosità? «Alla comunità sacilese va tutto il nostro riconoscente affetto, il ringraziamento cordiale, la simpatia e un augurio di tanta fraternità, pace e prosperità di ci abbiamo tutti tanti bisogno ora e nel futuro. La comunità sacilese è impegnata e preparata a sostenere e a continuare le opere di carità necessarie nell'attuale momento storco». E alle giovani quale messaggio lancia? «A tutte possiamo dire di non abbandonare la fede, di formarsi personalità responsabili, coerenti, rispettose e di dare il meglio di sè stessa alla società, alla famiglia, alla Chiesa e al loro Paese». 

Ultimo aggiornamento: 09:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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