L'esercito igienizza la città, Sacile riparte anche grazie agli atomizzatori che ripuliscono le strade

Lunedì 4 Maggio 2020 di Michelangelo Scarabellotto
L'esercito igienizza la città, Sacile riparte anche grazie agli atomizzatori che ripuliscono le strade
SACILE - È una città riconoscente, quella che ringrazia il comandante del 7° Reggimento Trasmissioni, colonnello Nicola Ragno, assieme a lui gli ufficiali, i sottufficiali e tutti i militari per l’intervento di igienizzazione dell’intero territorio comunale. Un’operazione in vista di una data importante la ripresa da oggi, anche se parziale, di diverse attività dopo i provvedimenti scattati due mesi fa all’insorgere dell’emergenza da Covid 19.
L’INTERVENTO
L’intervento è partito da piazza del Popolo dove, fin dalle prime ore della giornata, sono iniziati i preparativi coordinati dal sindaco Carlo Spagnol, con lui l’assessore all’Ambiente Maurizio Coan, il tenente colonnello Salvo Cosentino e il maggiore Antonio Vaccaro del 7° Reggimento Trasmissioni, il comandante della stazione Carabinieri maresciallo Alessandro Battistella, il comandante della Polizia comunale Stefano Antonel e il responsabile del Gruppo di protezione civile Andrea Maso e la coordinatrice amministrativa Nimhea De Ros. Il tutto davanti agli occhi incuriositi da alcuni sacilesi che hanno seguito il muoversi dei mezzi speciali messi a disposizione dall’esercito. Un intervento straordinario di bonifica dei luoghi pubblici dell’intero territorio comunale, ad opera dei disinfettori, personale altamente specializzato dell’Esercito italiano, coadiuvato dai volontari del gruppo comunale della Protezione civile, che ha avviato un’imponente azione di medicina preventiva e di igiene ambientale al fine di incrementare la salubrità e contenere i rischi di contagio dal virus Covid-19.
L’IGIENIZZAZIONE
L’intervento, coordinato dal colonnello Nicola Ragno, comandante del 7° Reggimento Trasmissioni, si è concretizzato nelle attività di igienizzazione delle aree pubbliche di maggior interesse quali vie del centro, strade, marciapiedi, portici, ingressi di farmacie, banche ed esercizi commerciali autorizzati all’apertura e di quei luoghi maggiormente frequentati dalla popolazione sacilese che l’Amministrazione comunale ha ritenuto prioritari per la salvaguardia della salute pubblica. In particolare, l’opera di igienizzazione è avvenuta mediante l’impiego di tre team specialistici del Reparto comando delle Forze operative terrestri di supporto di Verona, dei Reggimenti logistici della Brigata corazzata “Ariete” di Maniago e della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” di Remanzacco, guidati dal colonnello veterinario Enrico Mancini, igienista del comando scaligero. Gli assetti, dotati dei dispositivi di protezione individuale quali occhiali protettivi, guanti, mascherine, tute tyvek, caschi e dispositivi antirumore, si sono avvalsi di atomizzatori di grande capacità con cannone e lancia, adoperando una miscela di acqua e detergente ammoniacale a bassa concentrazione che, mediante la nebulizzazione giunta al suolo per caduta, ha permesso di agevolare l’azione denaturante sulla struttura proteica del virus, eventualmente presente.
IL SINDACO
«Il grazie mio personale, al quale si unisce quello della intera amministrazione e del consiglio comunale - ha sottolineato il sindaco Spagnol -, va innanzitutto al comandante colonnello Ragno e a tutto il personale del 7° Reggimento Trasmissioni, che da subito ha accolto la mia richiesta di intervento che ci consente di dare alla nostra comunità una città sicura, nel momento in cui si avvia una seconda fase dell’emergenza che viviamo già da due mesi. Un grazie a cui si aggiunge quello di un’intera comunità da sempre legata a sentimenti di amicizia con le Forze armate. Oggi - ha aggiunto - parte la Fase 2 dell’emergenza che presenta ancora tante incertezze, un po’ su tutto territorio nazionale. Ma la professionalità - ha concluso Spagnol - lo spirito di sacrificio, l’impegno e la generosità che caratterizzano gli uomini e le donne in uniforme, confermano la percezione che i cittadini hanno dell’Esercito italiano, quale strumento sempre più al servizio della comunità».
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