Sacile, emergenza piccioni in centro storico

Mercoledì 5 Febbraio 2020 di Michelangelo Scarabellotto
Sacile, emergenza piccioni in centro storico
SACILE (PORDENONE) - Il problema del contenimento della popolazione di colombi sul territorio comunale è tornato di attualità in riva al Livenza. A sollevarlo era stato già nel 2016, Gianfranco Zuzzi, coordinatore del movimento di Cittadinanza attiva per Sacile. Zuzzi aveva coinvolto sia l'allora assessore all'Ambiente Vannia Gava che le autorità sanitarie provinciali, «con la richiesta - ricorda - di un controllo su probabili rischi sanitari dovuti all'inquinamento biologico che questi volatili procurano». Gli accertamenti effettuati «avevano rassicurato che al momento non vi erano rischi di questo genere. Invece - aggiunge - per il contenimento delle popolazione di colombi molto rimane da fare».

TROPPI COLOMBI IN CENTRO
Entrando nel merito del problema, Zuzzi informa che il numero dei volatili nel centro storico risulta sempre elevato, in special modo nella zona del Duomo dove si registra la maggior concentrazione in città. Una presenza che crea nelle zone limitrofe, come in piazza del Popolo con i suoi locali pubblici, problemi igienico sanitari per la presenza di guano sui marciapiedi e sulle strade. Un esempio per tutti, palazzo Ettoreo in Campo Marzio, zona molto frequentata e interessata dal mercato settimanale, dove in più parti si deve camminare sul guano». Secondo il rappresentante di Cittadinanza attiva per Sacile, accanto ai problemi igienico sanitari, non si deve dimenticare l'attività di erosione che subiscono i palazzi, i monumenti e gli arredi urbani a contatto con le sostanze acide contenute nelle deiezioni». 

L'EMERGENZA
Pertanto, di fronte ad una sempre più crescente presenza di colombi e con un margine di peggioramento della situazione, l'obiettivo che Zuzzi propone alla amministrazione comunale, attraverso comportamenti e misure protratte nel tempo, è quello di ottenere un migliore equilibrio tra l'ambiente urbano e la densità di colombi, evitando di adottare rimedi estremi». «Lo sforzo deve essere portato avanti da tutti, soggetti privati e pubblici - sottolinea -, affinché vengano limitate e controllate le risorse alimentari dei piccioni, circoscritti i siti riproduttivi con una sforzo da parte dei proprietari di immobili attraverso l'adozione di misure atte ad impedire, anche in quelli abbandonati, la penetrazione, la posa, la nidificazione e la riproduzione con l'utilizzo di dissuasori puntiformi e reti anti-intrusione, nonché mangimi medicati che riducono la fertilità, forniti dal Comune».

L'APPELLO
Zuzzi infine, rivolto all'amministrazione comunale auspica che «vorrà attivarsi al più presto anche attraverso interventi igienizzanti sui marciapiedi e zone dove siano presenti depositi di guano, al fine di limitare i rischi di natura igienico sanitaria, da monitorare periodicamente assieme all'Azienda sanitaria».
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