La guerra ai rifiuti a Sassolino Beach: enormi sacchi abbandonati sulla spiaggia del Meschio

Martedì 6 Settembre 2022 di Denis De Mauro
La guerra ai rifiuti a Sassolino Beach: enormi sacchi abbandonati sulla spiaggia del Meschio

SACILE (PORDENONE) - Sulla spiaggia dei sacilesi non è la siccità il problema. Il Meschio ha di nuovo una buona quantità d'acqua e lo spettacolo che offre è molto piacevole. Alla fine dell'estate, «come ogni anno - racconta Giovanni - sono la maleducazione e l'inciviltà umana il problema». A testimonianza, una decina di grandi sacchi dell'immondizia, alcuni parzialmente sversati a terra, posizionati subito sotto alcuni dei tanti cartelli, perfino uno in tre lingue, che Giovanni e i suoi amici hanno scritto per invitare tutti a rispettare quel piccolo angolo di paradiso. «Alcuni di quegli avvisi non ci sono più, li hanno usati per alimentare i fuochi, altri sono stati scarabocchiati fino a diventare illeggibili».


LA COLONIA TALLON
Giovanni, classe 63, cerca di prendersi cura da anni, insieme a pochi amici, dell'area della colonia Tallon che non ricada nello spazio intorno alla casetta degli Alpini o recintato nella struttura vera e propria.

Si tratta di un'area piuttosto estesa, composta di svariati sentieri che costeggiano il Meschio, ne creano gli accessi tra la vegetazione e che Giovanni frequenta a tutte le stagioni: «È un posto bellissimo. Ripulito sia delle immondizie che della vegetazione in eccesso, rappresenta un posto dove fare una passeggiata, stringersi nei propri pensieri, accarezzare la natura». Solo che ogni anno è sempre peggio: «Soprattutto i più giovani: non hanno rispetto del posto, sporcano, spargono immondizia ovunque. È triste». Anche per loro che finiscono col rovinare un'area che dimostrano di frequentare. C'è perfino una vera e propria capanna di circa due metri per tre, semi nascosta tra il verde. Anche li l'immondizia non manca: un telo leggero, un paio di scarpe da torrente, le solite lattine. «Quel che è certo è che il bidone giallo posizionato sulla stradina che porta alla colonia non è sufficiente a raccogliere tutto quello che viene lasciato qui, e poi nessuno si porta via le immondizie che produce» - sottolinea Giovanni, indicando i grandi bidoni verdi della raccolta fermi al di là del cancello chiuso della colonia. Tra i rovi c'è di tutto: addirittura una bottiglia d'acqua da un litro e mezzo ancora chiusa. Poco più in la, la lattina vuota di una bibita energetica, ciabatte spaiate, tanta plastica, qualche mascherina anti Covid, addirittura una sedia in ferro e plastica di quelle a trespolo, di gran moda. Qualcuno l'ha lasciata in mezzo al passaggio che porta al fiume, la seduta squarciata da cui esce la gomma piuma. Surreale.


LA PULIZIA
Però ha ragione Giovanni: la sponda del Meschio, sassolino beach e dintorni, è bella nonostante l'ingombrante presenza del pattume, figuriamoci come sarebbe pulita. A proposito: «Adesso, appena la gente smette di venire perché cambia la temperatura, con qualche amico vedrò di ripulire, ma sono stanco. Basterebbe un po' di attenzione da parte di tutti». E racconta di come anni fa in uno spiazzo di quell'area verde ci fosse anche un improvvisato bar. Quattro bibite, non di più, ma funzionava. «Tempo fa avevo anche lasciato delle sedie in plastica in un angolo. Sono sparite, sparpagliate a destra e a manca o distrutte». Il pensiero scivola verso l'altro annoso problema di sassolino beach: i parcheggi. Spazio ve ne sarebbe. Forse basterebbe un po' di organizzazione e buona volontà. Come quella che Jack e i suoi amici mettono ogni anno nel ripulire la spiaggia fluviale dei sacilesi.

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