Pugni in condominio, dopo la rissa scatta la grigliata per fare pace

Lunedì 18 Giugno 2018 di Alberto Comisso
Pugni in condominio, dopo la rissa scatta la grigliata per fare pace
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PORDENONE - «Abbiamo proposto di organizzare una grigliata per riappacificare gli animi dopo il brutto episodio di una settimana fa. Ora vediamo se le parti interessate accetteranno o meno questa proposta». A parlare è Giuliano Soveri, uno degli inquilini della palazzina dove un uomo di 47 anni, Giulio Coccolo, è stato preso a pugni in faccia. Trasportato con l'ambulanza all'ospedale di Pordenone, ha riportato la frattura del setto nasale. La prognosi è di 20 giorni e Coccolo ha querelato l'aggressore, il padre di uno dei bambini colpevoli di aver disturbato la quiete condominiale giocando a calcio, urlando e facendo schiamazzi sotto il porticato. Vani erano stati i tentativi di farli smettere. Coccolo era così sceso una prima volta e quando i ragazzini l'avevano visto erano scappati. Nemmeno il tempo di risalire le scale che la situazione era tornata come prima. Dalla finestra aveva urlato di «darsi  una calmata», che avevano «rotto le scatole». I ragazzini, sempre secondo il racconto del 47enne, lo avevano mandato a quel paese con parole irripetibili.

Irritato più che mai, Coccolo, sceso nuovamente al piano terra, li aveva redarguiti con piglio deciso, ma si è trovato di fronte il padre e il fratello maggiore di uno dei ragazzini. «Mi ha minacciato - l'uomo aveva ricostruito così quegli attimi - dicendomi che se lo avessi rifatto mi avrebbe spaccato la faccia». Così è stato: «Mentre il figlio mi teneva ferme le braccia, il padre mi ha sferrato una serie di pugni al volto, provocandomi la frattura delle ossa nasali». 
Erano da poco passate le 17.30. Giuliano Soveri abita nell'altra scala del condominio, sempre al primo piano. «Ho sentito delle urla ricorda e, proprio per questo, sono sceso per capire cosa stesse succedendo. Al di là del fatto che ogni atto di violenza non può essere giustificato, alcuni condomini hanno raccontato un'altra versione rispetto a quella resa da Coccolo. Comportamento, questo, che avrebbe provocato la facile reazione del papà di uno dei bambini che non ci ha pensato due volte e ha sferrato dei pugni». Il problema del rumore è datato. Da tempo Coccolo si lamenta per quei bambini che, giocando a pallone e urlando, disturbano lui e la compagna.

«Anch'io allarga le braccia Soveri rimprovero spesso quei ragazzini, ma nessuno di loro si è mai permesso di offendermi e nessun genitore mi ha mai aggredito. Anzi, più di una volta i genitori stessi hanno mandato da me i loro figli a scusarsi. Credo che, prima di tutto, una persona debba sapersi comportare. Altrimenti un diverbio può anche sfociare in una scazzottata, com'è purtroppo successo». Quello che Soveri non può lasciar passare nelle dichiarazioni rese da Coccolo è il fatto che in quel condominio si viva in un clima di intimidazione. «Abito lì da 25 anni sostiene e tutto posso dire tranne che ci siano problemi sociali e che si viva in un clima di terrore. Certe frasi, pronunciate ai quattro venti, altro non fanno che mettere in cattiva luce chi risiede in quella zona e soprattutto chi, come me, un appartamento se l'è pure comperato». 

Nel condominio c'è la volontà di ristabilire un clima di serenità. Ecco perché, a patto che tutti siano d'accordo, è stata lanciata un'idea: organizzare la grigliata della pace. Chissà se servirà a stemperare gli animi. 
Ultimo aggiornamento: 15:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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