Ottomila friulani minacciati dalle frane: la mappa dei territori più a rischio. E con le alluvioni va peggio

Martedì 29 Novembre 2022 di Marco Agrusti
Una frana in Friuli

Le immagini di Ischia sono forti, raccontano di un territorio fragile, appeso alla potenza degli elementi. Ma non esiste un caso Ischia. Piuttosto si può parlare più in generale di un caso Italia. E il Friuli Venezia Giulia, con le sue montagne e i suoi paesi abbarbicati sui pendii, purtroppo non fa eccezione. Neppure dopo una serie di interventi che negli anni sono stati messi in campo con l’obiettivo di mitigare le situazioni più in bilico. 
Ancora oggi, infatti, ci sono circa 8mila persone che vivono costantemente con alle proprie spalle la minaccia di una frana.

E circa la metà di questi cittadini vivono dentro a delle abitazioni che insistono su territori classificati come a rischio alto o addirittura molto alto. 


I DATI


Il rapporto è quello firmato dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. L’aggiornamento è “fresco”, perché si riferisce alla situazione fotografata nel 2021. Il Friuli Venezia Giulia è tra i territori a rischio, con 7.937 persone che vivono in paesi e borghi minacciati da una situazione geologica potenzialmente franosa. Nel dettaglio, poi, si apprende che sono 4.462 cittadini in condizioni di rischio elevato o molto elevato, con un’incidenza di gran lunga maggiore in provincia di Udine, dove il territorio montano presenta le situazioni di pericolo più gravi e dove i residenti minacciati da frane sono 3.421 nella categoria a rischio elevato o molto elevato. 
In provincia di Pordenone, invece, le persone nella stessa condizione sono 349, localizzate più che altro nella fascia montana del Friuli Occidentale. Le frane in provincia di Udine sono censite annualmente e sfiorano le 4mila unità. Si tratta di movimenti impercettibili oppure più evidenti. Nel Friuli Occidentale, invece, si contano 950 frane censite dagli specialisti del settore. 


IL MIX FATALE


Sempre il rapporto dell’Ispra evidenzia come il pericolo principale sia rappresentato dall’unione di due fattori: la presenza di frane e la possibilità che il rischio si sommi alla probabilità di dissesto idrico. 
In questo caso, ad esempio, il quadro tratteggiato diventa ancora più preoccupante, perché lo studio parla di cento comuni in tutto il Friuli Venezia Giulia che si trovano in una situazione di pericolo formata dalle frane e dal dissesto idrico di valore medio. Si tratta quasi del 50 per cento dei paesi in regione. Se poi si allarga ancora il raggio dell’indagine, includendo ad esempio il fattore dell’erosione costiera, a presentare anche il più piccolo tratto di criticità è il 98,6 per cento dei comuni della nostra regione, capoluoghi compresi. 


L’ACQUA


Se le persone che vivono in contesti territoriali e abitativi a rischio frana sono circa 8mila in tutto il Friuli Venezia Giulia, il dato sale eccome quando si parla del dissesto idrogeologico. Sempre secondo lo studio redatto dall’Ispra, infatti, i cittadini che si trovano in una situazione di rischio idraulico sono 121.318, pari al 9,9 per cento della popolazione che vive in regione. Anche in questo caso è la provincia di Udine a presentare il quadro più preoccupante, con 27mila persone circa residenti in aree a rischio considerato elevato. In proporzione sul numero di abitanti, però, ecco che la provincia di Pordenone diventa quella attualmente più pericolosa, dal momento che i cittadini residenti in contesti ad alto rischio dal punto di vista idrico sono 23.087. Meno di Udine, ma con un’incidenza nettamente maggiore se si pensa agli abitanti che risiedono nel Friuli Occidentale. 
In tutta Italia si stima che il 4 per cento delle famiglie si trovi a vivere in zone a rischio alluvioni o allagamenti. Un dato, quest’ultimo, che in Friuli Venezia Giulia sale in tutte le categorie. Le famiglie a rischio alto sono il 5 per cento, quelle a rischio medio sfiorano il 10 per cento e quelle a rischio basso (ma pur sempre a rischio) raggiungono il 19 per cento. 

Ultimo aggiornamento: 11:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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