SACILE - A Sacile c'è un rifugio sotterraneo anti - bombardamenti. È stato scoperto, o riscoperto, durante i lavori di sistemazione di piazza del Popolo.
LA CAPIENZA
«Il posizionamento e la tipologia di costruzione sembrano essere state studiate per attutire il propagarsi delle onde d'urto, come quelle causate da esplosioni - spiega l'architetto Enrico Raschi che seguì i lavori -. Ed anche il loro spessore lascia intendere che l'uso potesse essere salvare i sacilesi dai bombardamenti». Non tutti, anzi, pochissimi: «Forse una ventina di persone», commenta Raschi. Magari 30 stretti stretti, ma comunque una parte molto esigua della popolazione. Altre tracce trovate nei cunicoli confermano la tesi del rifugio antiaereo. «Le 3 stanze erano dotate di un unico, piccolo bagno, una sorta di latrina - continua Raschi -; sui muri c'erano i segni del passaggio di cavi volanti posizionati probabilmente per dotare il posto di un minimo d'illuminazione e fori alle pareti che sembrano aver sorretto delle panche in legno». Si tratta di stanze larghe non più di tre metri e un po' claustrofobiche, alte circa due metri e piuttosto spettrali.
IL RECUPERO
L'intervento di recupero è consistito anche nello sfruttare sfiati preesistenti che garantissero un miglior ricambio d'aria e un po' di luce. «Comunque non sarebbero visitabili da più di 4 o 5 persone alla volta», secondo l'architetto Raschi che ricorda anche come la vicinanza del fiume Livenza si faccia sentire, come in molte altre situazioni a Sacile. La struttura si trova a circa 7 - 8 metri dal fiume, e quando il corso è ricco d'acqua, nel rifugio un po' ne entra. Quando fu eseguito il recupero ne trovarono una trentina di centimetri, come si vede bene anche dalle foto. Non è nemmeno chiaro se quel rifugio sia mai stato usato e forse è stato meglio così: «Troppo in superficie, troppo vicino alla quota stradale, non avrebbe offerto un grande riparo se vi fosse caduta sopra una bomba», sentenzia Raschi riferendosi alla Seconda Guerra Mondiale, periodo a cui fa risalire una struttura che forse un tempo si estendeva anche oltre la piazzetta, magari mutilata quando alla fine della piazza sorse il palazzo che oggi ospita appartamenti e la Farmacia all'Esculapio.
L'IMBARCADERO
Pochi giorni fa l'Amministrazione sacilese ha presentato il progetto di un imbarcadero che troverà posto proprio nel tratto di fiume che costeggia la piazzetta che funge da parcheggio alla sorella maggiore Piazza del Popolo. Le due cose, attracco e rifugio, potrebbero in qualche modo venir unite e dar vita ad un insieme? «L'ipotesi è affascinante: il rifugio potrebbe ospitare piccole mostre, ad esempio - commenta l'architetto -. Ma unire in una sola le due strutture sarebbe oltremodo impegnativo sul piano economico».
Denis De Mauro