Non può camminare e portare i nuovi bidoni della differenziata: ora rischia una sanzione

Sabato 9 Luglio 2022 di Lara Zani
Il protagonista della vicenda
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PORDENONE - Si è rifiutato di riconsegnare il vecchio bidone giallo dell’indifferenziato e di ricevere il nuovo bidone per la carta e il badge e ora, spiega, rischia una sanzione. Ma Maurizio Melilli, uno dei residenti della zona del Policlinico nella quale dal 15 luglio scatterà il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, insiste e chiede che si trovi una soluzione per chi come lui, che fatica a camminare a causa della sclerosi multipla, a trasportare i contenitori della raccolta “porta a porta” proprio non ce la fa.

E rifiuta orgogliosamente di chiedere aiuto ai vicini. 


LA RICHIESTA

La sua richiesta è che il personale di Gea faccia qualche metro in più, 10 o 15 sostiene nel suo caso, e ritiri i bidoni davanti al garage. Anche a costo di pagare il servizio. Ma le sue numerose telefonate alla società che gestisce la raccolta dei rifiuti e al Comune, sostiene, non hanno finora trovato risposta. “Adesso ci sono i contenitori lungo la strada, ma il 15 luglio porteranno via i bidoni e poi io non so come fare – protesta -. Da quando i miei genitori non ci sono più e i miei fratelli sono altrove, io vivo da solo in una casa popolare in via Pomponio Amalteo. Io non ce la faccio a portare fuori i contenitori, non per il peso, ma perché sull’asfalto non riesco a camminare e sono caduto più volte portando il bidone giallo dell’indifferenziato. Alla terza caduta, un signore che abitava nei paraggi mi ha visto e si è offerto di portarlo fuori lui”.


L’AIUTO NON C’È PIÙ


Ma da qualche mese il vicino gentile è morto, e anche il bidone giallo è rimasto fermo in garage. «Per fortuna, producendo pochi rifiuti, da allora non ho ancora avuto la necessità di esporre il contenitore». Nel frattempo a casa di Melilli nelle scorse settimane si è presentato il personale di Gea per ritirare il bidone giallo e consegnare il nuovo materiale, ossia il contenitore per la carta e i sacchetti trasparenti per la plastica, con il tesserino magnetico per poter aprire i cassonetti stradali di vetro e umido e il foglio illustrativo con le istruzioni e il calendario della raccolta.


IL RIFIUTO

«Io li ho rifiutati – racconta Melilli -. Mi hanno detto che mi faranno la multa, ma per cosa? Perché non riesco a portare fuori il bidone della spazzatura? Non è una condizione che mi sono scelto». E spiega come gestisce attualmente il conferimento dei vari rifiuti. «Adesso le buste della raccolta differenziata me le appendo al polso, scendo le scale e, una volta arrivato all’altezza del portone del condominio, faccio un paio di metri verso la mia macchina. Carico tutto nel baule dell’auto e guido fino ai contenitori dove deposito le buste. Ma i contenitori è impossibile portarli per me».


LA PROPOSTA


«Allora ho pensato – continua, mostrando i 10-15 metri, interrotti da un’aiuola che separano l’ingresso del palazzo dal luogo in cui si dovranno esporre i contenitori - che se tengo i bidoni dentro il garage, al momento della raccolta lo apro, metto fuori il bidone, chiudo la porta del garage e un addetto può prendere il contenitore, svuotarlo e riportarlo qui davanti. Ma ho fatto una settantina di telefonate a Gea, alle forze dell’ordine, ai Servizi sociali, al Comune. Totale silenzio. Si vuole questo nuovo sistema di raccolta? Benissimo, sono il primo a sostenerla, però si tengano in considerazione queste situazioni: non ci sarò solo io ad avere questi problemi. Il bidone giallo lo porto fuori molto di rado e posso chiedere alla persona che mi fa le pulizie in casa di farlo per me, ma solamente quando c’è. Anche una vicina a volte mi dà una mano, ma non andrò mai a disturbare qualcuno per chiedere un aiuto».

Ultimo aggiornamento: 15:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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