Dall'Irap per le imprese alle famiglie, ecco come sono ripartiti i 264 milioni che spenderà la Regione

Mercoledì 26 Ottobre 2022 di Elisabetta Batic
Il consiglio regionale

Opposizioni all’attacco in consiglio regionale sul rinvio della seconda rata Irap 2022 per le imprese, previsto nell’ambito della manovra autunnale di assestamento di bilancio del valore di 264 milioni di euro.

Tuona Cristian Sergo (M5s): «Ancora una volta niente taglio alle tasse per le imprese del Friuli Venezia Giulia, giunta e maggioranza stanno dicendo che l’Irap la pagheranno per intero nonostante la pandemia energetica: unico vantaggio è che la pagheranno nel 2023. A non pagare le tasse – prosegue il consigliere pentastellato – saranno solo quelle che chiuderanno l’attività». Dunque conclude: «Bisognerebbe dire ai cittadini che le uniche tasse tagliate sono quelle per i proprietari di seconde case che decidono di metterle in locazione ad uso turistico». Sul tema è intervenuto anche il dem Sergio Bolzonello: «Il secondo rinvio della rata Irap non è vero che è un favore alle aziende, perlomeno non alla loro maggioranza. Bisogna capire se è obbligatorio o volontario perché nel primo caso diventa un problema per quelle che desiderano pagare ora e non a giugno, quando magari avranno altre necessità finanziarie». Massimo Moretuzzo (Patto Autonomia) ha parlato di «totale mancanza di correttezza istituzionale» e di «annunci ad effetto». Dal canto suo, l’assessore alle Finanze Barbara Zilli ha sottolineato il valore di questi 56 milioni sull’Irap destinati a favorire le realtà produttive ribadendo che «si troveranno a pagare l’imposta non più sulla base di un dato precedente ma su quanto effettivamente dovuto in termini di imponibile» dunque potranno versare l’acconto in sede di saldo. Poter versare l’imposta sulla base di quanto effettivamente prodotto nel 2022, senza limiti né di tipologia né di fatturato, «rappresenterà certamente un’importante boccata d’ossigeno per l’intero sistema produttivo regionale». 


I CONTI


Tra gli stanziamenti più considerevoli vi sono altri 4 milioni per l’acquisto di carburanti mentre 10 milioni serviranno a sostenere e completare, evitando così un fermo cantieri, una serie di interventi di Protezione civile necessari a seguito dell’emergenza Vaia del 2018 e ulteriori 7 milioni per investimenti sull’edilizia agevolata. Sul fronte della cultura, 500mila euro sono destinati ai musei pubblici o privati e altrettanti per i sistemi bibliotecari della regione. In ambito di sostegno al lavoro, 4,5 milioni sono volti a garantire la continuità degli interventi di politica attiva e, in tema di salute e politiche sociali, sono 30 i milioni aggiuntivi destinati agli enti del Servizio sanitario regionale. Infine, c’è il fondo da 100 milioni per l’ecobonus regionale destinato all’efficientamento energetico degli edifici privati. Al Comune di Artegna vanno 250mila euro per la ristrutturazione della scuola materna e 400mila sono assegnati per la nuova caserma della Guardia di Finanza, a Cividale del Friuli, in un quadro di recupero urbanistico dell’area ex caserma Lanfranco. Due milioni, inoltre, a favore di sale teatrali e cinematografiche, musei, biblioteche con sede in Friuli Venezia Giulia, per mitigare gli effetti dell’aumento dei costi di luce e gas. 
Approvato l’emendamento di Mauro Di Bert (Progetto Fvg) per incrementare di 900mila euro i fondi a disposizione delle micro, piccole e medie imprese (anche associate) e i centri commerciali naturali: «Misura finanziaria molto gradita come confermano le 1.300 domande finora presentate alla Regione per ottenere un contributo per sostenere la propria attività». Verrà concessa mediamente nella misura del 50 per cento della spesa ammissibile e riguarda lavori di ammodernamento, ampliamento, ristrutturazione, manutenzione, acquisto arredi, attrezzature incluse quelle per i pagamenti elettronici e per la videosorveglianza.

Ultimo aggiornamento: 07:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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