Pordenone come "The Walking dead": scenario apocalittico davanti al liceo Leomajor

L'ultimo lavoro del programmatore Alberto Bidinot racconta il centro storico come nel film

Giovedì 9 Marzo 2023
Scenario apocalittico davanti al Leomajor: il video che fa paura

PORDENONE - C'era la Pordenone del futuro, e faceva sinceramente meno paura, anche se un po' di angoscia per uno scenario piuttosto asettico la metteva.

Questa, invece, mette proprio i brividi. È l'ennesimo lavoro di Alberto Bidinot, il giovane che si diverte a "disegnare" al computer le città e i possibili loro sviluppi. Stavolta però non c'è nulla di divertente, perché la Pordenone immaginata dal ragazzo di Fiume Veneto è una città che vive uno scenario post apocalittico. I molti appassionati della serie tv "The Walking dead" avranno riconosciuto sicuramente delle similitudini. L'atmosfera, infatti, è quella di un mondo in mano agli zoombie, anche se i morti viventi non si vedono nel filmato elaborato da Bidinot. Portando il tutto su un piano purtroppo non così inverosimile, si potrebbe allo stesso tempo pensare che la Pordenone dell'ultimo video sia stata vittima di un inverno nucleare. Il girato dura meno di un minuto, per la precisione 50 secondi netti, e sta riscuotendo già un discreto successo su internet, visto il "rimbalzo" tra i vari gruppi social che parlano del capoluogo. La scena inizia - come già avvenuto in passato - dall'ingresso del Centro studi, quindi di fronte a Cinemazero. Gli occhi del protagonista sono rivolti verso piazza del Popolo e la Prefettura. Tutto normale? Niente affatto. A terra ci sono alberi caduti, pali della luce divelti, l'erba è protagonista delle strade, la natura si mangia quanto costruito dagli umani. Sembra una puntata de "La terra dopo l'uomo", serie di documentari in onda sui network scientifici. Anche il colonnato della Prefettura, nella visione apocalittica di Bidinot, è invaso dalle piante rampicanti. La telecamera immaginaria, che segue in prima persona il "viaggio" del protagonista del video, prosegue verso la strada. Si incontrano auto distrutte e abbandonate in mezzo alla carreggiata. C'è anche un autobus, con il tetto praticamente sfondato. Il viaggio prosegue avvicinandosi alla Prefettura. A quel punto ci si accorge di come il retro del palazzo, alle spalle del colonnato, sia in realtà completamente crollato. Al suo posto c'è praticamente un bosco. I palazzoni che oggi ospitano uffici e lavoratori sono vuoti. Le finestre hanno i vetri infranti. Anche qui le piante hanno conquistato le opere dell'uomo.

Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 11:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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