PORDENONE - Dalle prime ore della mattinata di oggi, 14 settembre, gli agenti della Questura di Pordenone stanno eseguendo tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, ritenute responsabili di una rapina in villa compiuta a Pordenone la sera dell'8 febbraio scorso, ai danni di Alida, moglie del noto imprenditore Carlo Brescancin, in via Piave a Torre di Pordenone.
Le operazioni sono condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Pordenone, in collaborazione con le Squadre Mobili di Venezia, Rovigo e Treviso. La donna fu bloccata in strada mentre stava portando fuori il cane e costretta a rientrare in casa dove era stata brutalmente imbavagliata e legata ai polsi con nastro adesivo e infine chiusa in bagno. Per quanto riguarda i provvedimenti restrittivi, si tratta di due ordinanze di custodia cautelare in carcere e di un'ordinanza di arresti domiciliari, chiesti dalla Procura di Pordenone, per i reati di rapina pluriaggravata e tentata rapina, ed emessi dal Gip del Tribunale di Pordenone.
Gli arrestati
In carcere, rispettivamente a Rovigo e Pordenone, sono stati rinchiusi S.G., di 78 anni, originario della Sardegna e residente ad Adria (Rovigo), pregiudicato per reati del tipo «rapine in villa», che ha organizzato la rapina su commissione, e, in concorso, P.N. di 50 anni, di Thiene (Vicenza) ma residente a Cordenons (Pordenone), operatore nel settore edile. È agli arresti domiciliari D.A.D., di 37 anni, di Pordenone, uno degli esecutori della rapina. Sono in corso approfondimenti sulle altre 4 persone indagate.
L'agguato
A ritrovare la vittima, legata a una sedia e imbavagliata era stata la figlia. A farle tutto questo due rapinatori che erano entrati nella casa della donna a Torre di Pordenone. La figlia, entrando in casa ha visto due uomini che si allontanavano velocamente, presumibilmente proprio i due rapinatori. Quando è entrata ha trovato la madre legata a una sedia e imbavagliata. L'anziana donna è stata portata in ospedale. Era in stato di shock.