PORDENONE - È stata rintracciata a Tarcento la 17enne che l’11 gennaio si è allontanata da casa lasciando un generico biglietto: «Vado da un’amica conosciuta a Bergamo a trovare un lavoro».
LE RICERCHE
La ragazza non ha mai raggiunto Bergamo, come aveva scritto nel biglietto lasciato al papà. Qualcuno aveva informato la famiglia dicendo che sembrava diretta a Udine e, dopo la denuncia di scomparsa presentata ai carabinieri della stazione di Pordenone, sono cominciati gli appelli sui social, in particolare su Facebook. Grazie a una segnalazione è stato possibile accertare che era stata ospitata da una famiglia di Tolmezzo, dopodiché si erano nuovamente perse le sue tracce fino a ieri. Nella tarda mattinata, infatti, è stata rintracciata dai carabinieri a Tarcento, dove avrebbe trovato rifugio nell’ex centro di salute mentale ormai dismesso.
LA TELEFONATA
Alle 12.30 la famiglia ha ricevuto la telefonata che tanto aspettava: Anna sta bene e stava per tornare a casa. Nel pomeriggio la famiglia si è ricongiunta e ha ritrovato un po’ di serenità. Si è trattato di un allontanamento volontario, dovuto - come spesso accade in questi casi - ad alcuni contrasti per via di un ragazzo che frequentava. Il papà, nella speranza di poterla raggiungere attraverso i mezzi di informazione, le aveva lanciato anche un appello accorato. «Non importa se è andata via - aveva detto - Vorrei soltanto che mi telefonasse, vorrei soltanto sapere se sta bene e se tutto è a posto, sono molto preoccupato. Mi basta una telefonata che mi metta il cuore in pace». La telefonata non è mai arrivata, ma l’appello non ha lasciato indifferenti le persone che avevano avuto modo di notare la ragazza con il giubbotto nero e la valigia rossa che nei giorni scorsi si è spostata da Udine e a Tolmezzo e da Tolmezzo a Tarcento.
GLI ACCERTAMENTI
Sulla vicenda seguita non sarebbero stati ravvisati profili penali. La ragazza, che era assieme a un amico appena maggiorenne, non è stata costretta a lasciare la propria abitazione. Ha preso la decisione in piena autonomia. Tuttavia, da parte dei carabinieri verrà inoltrata una segnalazione alla Procura per i minorenni di Trieste.