Qualità della vita, Pordenone perde posizioni: ora è al nono posto in Italia

Lunedì 15 Novembre 2021 di Lara Zani
Una veduta di Corso Vittorio Emanuele e del Municipio di Pordenone

PORDENONE Pordenone cede a Parma la vetta della classifica sulla qualità della vita di Italia Oggi e scivola al nono posto, pur migliorando le sue posizioni in alcuni settori chiave come l’ambiente e la sicurezza. Queste le prime anticipazioni sul Rapporto sulla qualità della vita in Italia 2021 realizzato con l’Università La Sapienza di Roma e in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, giunto alla 23esima edizione e che ha visto un balzo in avanti delle grandi città del nord e uno scivolamento verso il basso dei piccoli centri.
LO SCIVOLONE
Le metropoli, è la spiegazione che ne danno gli autori della ricerca, hanno dimostrato di saper affrontare meglio la pandemia da Covid-19, tanto che, pur essendo state nel 2020 penalizzate da questa emergenza, nel 2021 hanno saputo riprendersi con maggior rapidità, dimostrando una resilienza più accentuata rispetto a quella dei centri di minori dimensioni. Ma c’è anche un motivo metodologico. C’è da dire, infatti, che gli autori hanno modificato il peso dei parametri, e in particolare di quello relativo alla popolazione, che è stato ridimensionato. Probabilmente anche questo ha contributo a migliorare la posizione dei grandi centri rispetto ai piccoli. Stando ai primi dati diffusi, è ancora l’ambiente la carta principale che mantiene Pordenone nella top ten della classifica nazionale sulla qualità della vita.
FRONTE AMBIENTE
Su questo fronte, anzi, nel 2021 la Destra Tagliamento ha scalato un’altra posizione, dalla terza alla seconda, piazzandosi immediatamente alle spalle della capolista Reggio Emilia. E una posizione Pordenone la guadagna anche nel campo della sicurezza: dopo lo scivolone dell’anno passato dal primo al quinto posto, questa volta si colloca al quarto. In questo campo, le province comprese nel gruppo di eccellenza sono 29, e l’’analisi dei risultati ottenuti nelle passate edizioni denota una sostanziale stabilità del quadro relativo alla sicurezza.
I PARAMETRI
Altro dato positivo è il fatto che diversi dei nove parametri scelti per fotografare la qualità della vita in Italia (affari e lavoro, ambiente, disagio sociale e personale, istruzione e formazione, popolazione, reddito e ricchezza, sicurezza, sistema salute e tempo libero) vedono Pordenone nel gruppo di testa: ambiente e sicurezza appunto, ma anche ricerca, formazione e istruzione e affari e lavoro. Fra le eccezioni – ma non è una novità – la classifica relativa a tempo libero e turismo, che è da sempre una delle note dolenti per la Destra Tagliamento.
LO SCORSO ANNO
Positivo, nella ricerca del 2020, il secondo posto di Pordenone per la raccolta differenziata dei rifiuti, così come la sesta posizione per i pannelli fotovoltaici, l’ottava per il verde urbano e la decima per le piste ciclabili, mentre i dati peggiori dal punto di vista dell’ambiente erano l’83ma posizione per il consumo di energia elettrica pro capite e la 64ma per il trasporto pubblico.

Sulla sicurezza, Pordenone pagava posizioni come la 60ma per i reati connessi al traffico di stupefacenti, la 43ma per i furti in appartamento e la 96ma per l’incidenza di omicidi colposi e preterintenzionali, mentre era risalita dal 19mo al 12mo posto per affari e lavoro, con un nono posto per il numero di start up e pmi innovative ma 95mo per numero di imprese registrate.

Ultimo aggiornamento: 10:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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