Punti nascita a rischio chiusura, Bernava: «Non difendo solo San Vito, sulla sanità serve una visione complessiva»

Il sindaco chiede gli Stati generali. Centis: "Chi è stato eletto qui non divida il territorio"

Venerdì 2 Giugno 2023 di Loris Del Frate
Punti nascita, il sindaco di San Vito chiede gli Stati generali della sanità: «Chiudere? Non quelli pubblici»

PORDENONE - Il sindaco di San Vito, Alberto Bernava, non ci sta a passare per quello che difende solo il proprio orticello (leggi l’ospedale) e così scende in campo sulla difesa della sanità in generale e anche dei punti nascita pubblici del Friuli Occidentale. «La nostra visione, condivisa anche da altri sindaci, è quella di richiedere alla Regione gli Stati Generali sulla sanità.

Noi dobbiamo avere un quadro complessivo dei servizi pubblici del Friuli Occidentale. Il tema non è esclusivamente di difendere un ospedale rispetto ad un altro, ma deve esserci una visione omnicomprensiva».


LE CRITICITÁ
«I sindaci - va avanti Bernava - devono essere uniti per affrontare le criticità del nostro territorio che esistono e sono riconosciute da tutti, in modo trasversale. Non si vuole sollevare alcuna polemica e nessuna questione di parte: la salute è di tutti e le cure di qualità sono di tutti. Per questo è necessaria una visione completa e gli Stati generali possono garantirla. Per quanto riguarda il punto nascita di San Vito - va avanti Bernava - non si tratta di una questione matematica legata a più o meno di 500 parti all’anno. Noi dobbiamo valorizzare l’intero percorso nascita che è considerato per il nostro ospedale un servizio di grande eccellenza. Non a caso i numeri sono in crescita. Lo scorso anno c’è stata una contrazione perchè le mamme positive al Covid venivano indirizzate a Pordenone perchè era la struttura autorizzata. Per questo abbiamo “perso” dei parti che stiamo già recuperando. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ci sono 20 parti in più».


IL POLICLINICO
«In merito alla questione del policlinico San Giorgio - spiega il sindaco - non ho mai detto che se lo chiudiamo i parti arrivano automaticamente a San Vito. Questa è una banalizzazione che non è mia. Se oggi, però, a fronte del calo delle nascite ci troviamo costretti a rivedere il numero dei punti nascita sul territorio è chiaro che avendo due punti nascita pubblici e uno privato, debbano essere rafforzati i punti nascita pubblici. Mi sembra una cosa di buon senso. Poi se Riccardi conferma che quando si concluderanno i lavori dell’ospedale di Pordenone la convenzione con il Policlinico non sarà più rinnovata, vorrà dire che ci sono le condizioni - a fronte di maggiori risorse - per investite ulteriormente nel rafforzamento degli ospedali pubblici».


IL TERRITORIO
«Come presidente di ambito - conclude Bernava - penso che sia necessario lavorare per un nuovo modello di sanità che punti al territorio potenziando i servizi, la prevenzione e la capacità di non ospedalizzare. Il territorio, dunque, è strategico». A scendere in campo anche l’ consigliere regionale Tiziano Centis, eletto da pochi giorni presidente dalla Civica Fvg. «Il Friuli Occidentale - afferma Centis - non può contare su un solo punto nascita e deve lottare per non disperdere l’eccellenza che ha coltivato con tanta competenza e professionaltà negli anni a San Vito al Tagliamento. È impensabile che nell’ex provincia di Udine ci siano ben 5 punti nascita, mentre nel pordenonese si discuta di ridurli a uno. Non sempre accentrare è un vantaggio - continua Centis - e bisogna avere ben chiaro com’è strutturato il nostro territorio per ragionare su come organizzare i servizi. Non è una questione di difesa dei campanili, bensì di qualità dell’offerta ai cittadini. Va considerato che San Vito è al confine con il Veneto e con la provincia di Udine, pertanto attrae a sé anche utenti da quei territori. Come si può anche solo immaginare di concentrare tutti i parti nel capoluogo senza pensare ai disagi che questo comporterebbe alle tante coppie che vivono nei nostri paesi? Le dichiarazioni di questi giorni non aiutano. Invitiamo i consiglieri regionali neo eletti a investire energie non a dividere il territorio, ma ad unire, cercando soluzioni per aiutare le famiglie ad aver garantito il diritto di vivere l’esperienza di un evento così importante come il parto nel migliore dei modi. Dobbiamo lavorare per costruire un’unione di intenti da parte di chi rappresenta questo territorio per far sì che non si creino disagi e si lotti con tutte le energie per mantenere il punto nascita di San Vito e rafforzare il percorso materno-infantile. Appoggiamo pertanto la proposta del sindaco Alberto Bernava di costituire gli Stati Generali per concentrare le energie su un obiettivo comune».

Ultimo aggiornamento: 17:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci