Proteste no vax il caso in Procura, è allarme per un nuovo sit-in

Mercoledì 28 Luglio 2021 di Marco Agrusti
Circa settecento persone sabato scorso in piazza
2

PORDENONE - La manifestazione di sabato scorso, con 700 persone assembrate e senza protezioni, ma soprattutto senza in mano un’autorizzazione da parte delle autorità, finisce sul tavolo della Procura di Pordenone.

A portarcela è la Questura, nella persona del questore Marco Odorisio. Al momento non si è ancora riusciti a risalire ai nominativi degli organizzatori o dei promotori dell’evento contro i vaccini e il green pass “allargato”, ma la segnalazione alla Procura è un passo importante. All’orizzonte, però, ecco circolare l’intenzione di riportare in piazza i contrari all’uso esteso della certificazione vaccinale. E la preoccupazione sale. 


L’AZIONE
La Questura segnalerà alla Procura di Pordenone la manifestazione no vax di sabato scorso in piazza XX Settembre. «Un atto che sarà trasmesso a breve», spiega il questore del capoluogo Odorisio. E un atto dovuto, si può aggiungere, dal momento che a monte del sit-in mancava il requisito fondamentale: il preavviso di tre giorni. «Con le indicazioni di massima relative allo svolgimento dell’evento», precisa ancora Odorisio. Proprio per questo il passaggio in Procura aprirà un secondo fronte, dopo quello - ancora caldo - della sicurezza non rispettata dai manifestanti in piazza XX Settembre. Intanto in Questura si continuano a visionare i filmati del sit-in di sabato, nel tentativo di individuare e isolare chiunque abbia preso la parola durante la manifestazione, equiparandosi di fatto (e di diritto) a un promotore dell’evento stesso. 


I TIMORI
Ma non è finita qui. Alle porte, infatti, potrebbe esserci un altro fine settimana caldo per il centro di Pordenone. Il popolo (minoritario) dei no vax e dei contrari all’uso esteso del green pass, infatti, si starebbe riorganizzando per tornare in piazza, con o senza l’autorizzazione delle autorità. E il fatto sta facendo crescere il livello di attenzione delle forze dell’ordine locali. Le informazioni (oltre alle fake news) corrono in questo caso sul canale Telegram, quindi su una tra le più conosciute (e blindate) chat per smartphone. Il gruppo “Basta dittatura”, dopo le manifestazioni dello scorso sabato è tornato in fermento. E anche in provincia di Pordenone c’è chi si sta “scaldando” per tornare a occupare spazi pubblici a distanza di una settimana, cioè sabato 31 luglio. Una seconda manifestazione, quindi, che però stavolta avrà tutti gli occhi delle forze dell’ordine addosso. Al momento in Questura non sono arrivati preavvisi: c’è tempo fino a oggi, visto che la norma parla di tre giorni di anticipo. 


L’AVVISO
Qualunque cosa accada, però, stavolta non saranno permessi assembramenti e si inaspriranno i controlli finalizzati al rispetto dell’uso corretto della mascherina protettiva, che è obbligatoria anche all’aperto quando non si riesce a mantenere il distanziamento interpersonale. Tutte prescrizioni che sabato scorso sono state semplicemente ignorate dai manifestanti. «Ci saranno controlli serrati - ha garantito il questore Odorisio - affinché qualsiasi manifestazione sia connotata dal rispetto delle norme in vigore, quindi uso della mascherina se non si riesce a mantenere la distanza». E ai trasgressori saranno “staccate” le prime multe. 

Ultimo aggiornamento: 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci