Per protesta riapre il salone in zona rossa: arrivano i vigili, multa e nuova chiusura

Mercoledì 7 Aprile 2021 di Lorenzo Padovan
Il negozio richiuso ieri mattina dai vigili di Spilimbergo

SPILIMBERGO - L’aveva annunciato e ha portato a termine il progetto: ieri mattina, in diretta Tv su Canale 5, Biagio De Biase, titolare del salone “La Vetta dei Divi”, di Spilimbergo, ha nuovamente aperto il negozio, in violazione alla zona rossa, per protestare contro le limitazioni che stanno mettendo in ginocchio, tra le altre, anche la sua categoria. Il parrucchiere si era reso già protagonista una prima volta di un atto di insubordinazione lo scorso 16 marzo, quando aveva aperto, ospitando alcuni clienti, ed era stato sanzionato con 400 euro di multa, medesimo provvedimento che era stato assunto nei confronti di chi aveva beneficiato dei suoi servizi. Non pago, ieri ha replicato, facendosi intervistare mentre tagliava i capelli a una affezionata cliente.
A TELECAMERE SPENTE
Appena terminata la partecipazione live, il personale del Comando della Polizia locale, guidato da Filippo Pitton - che non ha inteso intervenire nel corso del collegamento, per non spettacolarizzare l’evento -, è entrato nel locale e ha verbalizzato il medesimo provvedimento eseguito tre settimane fa. Nel dettaglio, nuova multa da 400 euro (280 se la pagasse entro cinque giorni) al titolare del salone e altrettanti alla cliente, la cui colpa è quella di aver violato la zona rossa, che impone di restare a casa. Le uniche deroghe sono per motivi di salute, necessità o lavoro e rifarsi la messa in piega non è tra questi. La donna non ha risparmiato alcune frecciatine polemiche nei confronti delle forze dell’ordine e, davanti alle telecamere (nel frattempo riaccese, anche se la diretta era terminata) ha fatto sapere che non pagherà la sanzione e si affiderà al proprio legale di fiducia: «Mi rivolgerò al mio avvocato, Enrico Sarcinelli, che guarda caso è anche il sindaco di questa città, nonché il responsabile della Polizia locale che mi sta facendo questa sanzione». È chiaro che si tratta di una provocazione in quanto Sarcinelli non potrà accettare l’incarico, dovendo proporre un ricorso contro la sua stessa amministrazione. Quanto alle conseguenze più a lungo termine, De Biase potrebbe avere fatto i conti senza l’oste. Per il momento, la Polizia locale si è limitata ad apporre i sigilli che impongono la chiusura per cinque giorni. Questo perché, non essendo trascorsi 30 giorni dalla prima violazione - ed avendo ancora teoricamente il tempo di pagare o proporre ricorso -, non è scattata la recidiva.
NODI AL PETTINE
I nodi potrebbero venire al pettine tra qualche giorno, forse in coincidenza con la riapertura del settore (fine aprile?): la Prefettura dovrà analizzare i verbali dei due sopralluoghi e decidere la sanzione da applicare, che può arrivare fino a 30 giorni di chiusura. Moltiplicati per due, quante sono le violazioni. Il rischio concreto è che, quando gli altro saloni riapriranno, quello di De Biase debba stare chiuso due mesi. Da parte della Polizia locale non c’è stato alcun commento: gli agenti si sono limitati a verbalizzare l’accaduto e a mettere in guardia De Biase dal violare i sigilli che impediscono l’accesso alla struttura per l’intera settimana. In quel caso, scatterebbe la denuncia penale.

Ultimo aggiornamento: 09:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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