Prosecco, Coldiretti spaccata, Fvg contro Pordenone: «Il futuro è senza glifosato»

Mercoledì 12 Febbraio 2020 di Redazione
Continua la battaglia sui diserbanti a Pordenone
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PORDENONE - La sezione pordenonese di Coldiretti promuove l’udo del glifosato nei vigneti perché «più economico delle alternative attualmente disponibili sul mercato» e il giorno dopo la direzione regionale della stessa associazione di categoria afferma l’opposto, sconfessando di fatto la linea tracciata nella Destra Tagliamento. 

IL “CONFLITTO”
«Il futuro delle vigne di Prosecco è senza glifosato», chiarisce il presidente di Coldiretti Fvg Michele Pavan. «Siamo impegnati a garantire un futuro senza glifosato nelle vigne del Prosecco come ci chiedono i cittadini e il mercato per difendere il successo di una eccellenza che ha conquistato la leadership nei consumi a livello internazionale. Con la Regione, nell’ambito della nuova programmazione del Piano di sviluppo rurale, stiamo condividendo una serie di misure che sostengano le imprese agricole in un percorso verso la sostenibilità. Non si possono nascondere le difficoltà, ma bisogna creare le condizioni per dare risposte economiche nel rispetto dell’ambiente alle aziende agricole e venire incontro alle esigenze del territorio nell’interesse dell’intera popolazione. Proprio per garantire questi obiettivi, la Coldiretti Fvg ha avviato con l’Università di Udine una collaborazione per definire percorsi di sostenibilità ambientale che, nel contempo, diano anche risposta alla sostenibilità economica e sociale. Da custodirec’è un patrimonio di 1.162 aziende che producono Prosecco in Fvg, per circa 5mila occupati, su una superficie investita di 4.528 ettari per una produzione di 900mila quintali di uva e di 675mila ettolitri di vino.
CONFAGRICOLTURA
Confagricoltura prende posizione: «No agli allarmismi sul glifosato, alla scienza spetta l’ultima parola».

Il presidente Philip Thurn Valsassina: «Prima di emettere sentenze basate sul pregiudizio, è sempre opportuno tenere nella massima considerazione le valutazioni espresse dalla comunità scientifica internazionale. L’Epa Usa ha concluso che non vi sono motivi di preoccupazione quanto a rischi di tipo alimentare per alcun segmento della popolazione, neanche seguendo le ipotesi più prudenziali applicate nelle valutazioni. «La valutazione – affermaValsassina – conferma quanto sostenuto da tempo, sulla base della scienza e non del pregiudizio, dalla nostra organizzazione: riteniamo importante continuare a utilizzare questa sostanza non solo da un punto di vista economico, perché si rischierebbe di mettere in crisi numerose imprese agricole, ma anche ambientale perché il glifosato è utilizzato particolarmente nelle tecniche di agricoltura conservativa, apportando benefici come la diminuzione di emissioni di anidride carbonica».

Ultimo aggiornamento: 10:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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