PORDENONE - Il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza che si è riunito ieri ha “benedetto” il tracciato del corteo del Gay Pride che si terrà in città il 10 giugno.
LA SCELTA
Alla fine la decisione che è stata presa e che ha accontentato le parti è quella di far transitare il corteo lungo un solo Corso cittadino, Corso Garibaldi vietando, invece l’accesso in Corso Vittorio. In pratica il corteo alle 14.30 partirà dal parco Galvani, sede di partenza e arrivo e si dirigerà lungo viale Dante, viale Marconi per poi svoltare difronte a palazzo del Governo e salire lungo Corso Garibaldi sino a piazzetta Cavour e piazza XX Settembre dove ci sarà una sosta.
I DIBATTITI
Proprio in piazza XX Settembre ci saranno alcune dichiarazioni di esponenti del movimento. Una volta terminato si riparte lungo viale Martelli per fare ritorno al palco Galvani. Un corteo di festa, dunque, colorato e rumoroso che secondo gli organizzatori porterà in città almeno tremila persone. Ci saranno poi dei carri allegorici, musica e tanta voglia di divertimento.
LA PREFETTURA
Ieri, nel corso del Comitato per l’ordine e la sicurezza non sono state avanzate particolari problematiche per la manifestazione che ovviamente sarà comunque “scortata” dalle forze dell’ordine per garantire la sicurezza ai partecipanti. Agenti saranno anche piazzati negli snodi in cui il corteo prenderà direzioni diverse. Non è da escludere, però, che la settimana prossima, venga fatto un altro incontro in prefettura più a ridosso dell’appuntamento anche a fronte della possibilità che possano scaldarsi gli animi, cosa che comunque ad oggi non è stata segnalata.
IL PATROCINIO
Era presente al Comitato anche l’assessore alla Sicurezza del Comune di Pordenone, Elena Ceolin. «Devo dire che il tutto si è svolto senza alcun patema e non sono state evidenziate particolari problematiche per la manifestazione. Effettivamente - ha spiegato - è capibile il fatto che il corteo non transitasse per corso Vittorio, troppo stretto. Per il resto non c’è alcun problema, massima libertà per tutti di manifestare il proprio pensiero e i propri orientamenti. Era impossibile, invece, per l’amministrazione - conclude l’assessore - concedere il patrocinio perchè ci è stato presentato un manifesto estremamente politicizzato e quindi non c’era verso di poterlo fare». Prima del corteo del gay Pride sempre in città sono previste una serie di manifestazioni.
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