Crolla il prezzo del latte, azienda agricola in crisi all'asta per 1,6 milioni

Martedì 11 Agosto 2020 di C.A.
La società agricola della famiglia Capovilla ad Aviano
AVIANO Il crollo del prezzo del latte aveva messo in ginocchio un'azienda agricola di Aviano. Si era passati da 0,40 a 0,28 euro al litro, i costi per il mantenimento della stalla e del bestiame erano aumentati e la Società agricola Bruno Capovilla & C., che si sviluppa in via dei Menegoz 30, non è più riuscita a far fronte agli impegni finanziari. Nel 2017 si è vista costretta a chiedere l'apertura di una procedura per sovrindebitamento (le aziende agricole non possono nè fallire nè chiedere il concordato preventivo). L'azienda è stata messa in liquidazione e il Tribunale di Pordenone ha nominato commissario liquidatore Antonio Piccinini. Dopo tre anni, è arrivato il momento della vendita. L'azienda avianese a dicembre andrà all'asta per 1,6 milioni di euro. Nel 2016 valeva 1,9 milioni, ma le ripercussioni economiche e finanziarie provocate dal Covid-19 - come si legge nella nota del perito Paolo Berti - hanno fatto scendere il prezzo.

A ciò si aggiunge il fatto che sia in Friuli Venezia Giulia che in Veneto c'è stata una flessione del valore di terreni e degli allevamenti. Il termine per il deposito delle offerte scade il 3 dicembre, ma qualcuno si è già fatto avanti e sembra molto interessato all'azienda.
Il commissario è molto soddisfatto. «La cosa importante - spiega Piccinini - è che si riuscirà a salvaguardare il sito produttivo, perchè la vendita sarà complessiva, senza alcuna frammentazione, e questo permetterà di continuare l'attività di zootecnia e coltivazione». L'azienda conta su 40 ettari di terreno fertile che si estendono fino al limitare della base Usaf e hanno un valore di 1,4 milioni. Costituiscono quasi un unico grande appezzamento che in questi tre anni si è continuato a coltivare (soltanto l'allevamento è stato interrotto prima dell'apertura della procedura). I terreni sono irrigati con un sistema computerizzato, c'è un impianto fotovoltaico sul tetto della stalla e un centro direzionale. Complessivamente i fabbricati (sono stati realizzati nel 1976) si sviluppano su oltre cinquemila metri quadrati: ci sono officine, magazzini, uffici, due stalle, una sala mungitura e una cella frigorifera. A inizio dicembre la vendita. «Conto - è la speranza di Piccinini - di chiudere entro gennaio».
 
Ultimo aggiornamento: 15:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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