Il decreto c'è, gli sconti no: ai distributori la benzina ancora a peso d'oro. Ecco i motivi dei ritardi

Mercoledì 23 Marzo 2022 di Marco Agrusti
Un distributore di benzina
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 Due euro, due euro e dieci centesimi, due euro e venti centesimi.

Al massimo un euro e 99 centesimi. Il tutto al litro. In poche parole, per cercare chi si è adeguato a una legge dello Stato, comparsa ieri mattina in Gazzetta ufficiale (quindi in vigore) bisognava usare il proverbiale lanternino. Sembrava un mondo parallelo, ieri, quello dei benzinai del Friuli Venezia Giulia: lo sconto di 25 centesimi al litro deciso tramite il taglio temporaneo delle accise dal governo Draghi c’è. Ma non si vede. Solo nel primo pomeriggio sono comparsi pochissimi casi di adeguamento. A Porcia, a Fagagna, lungo la Pordenone-Oderzo. Ma sono le cosiddette “mosche bianche”. In tutti gli altri casi, per avere lo sconto si prega di riprovare più tardi. 


IL VIAGGIO


Statale Pontebbana, un distributore di benzina dopo l’altro sulla strada più trafficata e più importante della regione se si esclude la rete autostradale. Il decreto del governo che taglia il costo del carburante è entrato in vigore da poche ore. La Gazzetta ufficiale in questo senso non lascia spazio a interpretazioni: si legge «da oggi». Cioè ieri. Benzina e gasolio, quindi, dovrebbero costare 25 centesimi in meno al litro. Molto semplice. E invece non è affatto così, e per vedere lo sconto applicato al consumatore finale potrebbero addirittura volerci giorni. Ci si accorge che qualcosa non va come dovrebbe andare già al primo distributore che si incontra verso Pordenone, cioè alla Esso di Casarsa. Il gasolio è venduto a 2,14 euro al litro, la benzina a 2,17. Non è cambiato nulla. «Non sappiamo ancora quando garantiremo lo sconto - fanno sapere i gestori -. Dalla compagnia non abbiamo avuto notizie. Abbiamo ancora il gasolio vecchio, che è stato comprato a un costo superiore». Ecco il primo problema: i benzinai stanno usando carburante acquistato prima del taglio delle accise. Quindi a prezzo “pieno”. «Dovremmo lavorare in perdita?», si chiedono alla Smp di Zoppola. Osservazione che ci sta, ma che stride con quanto accaduto solo qualche settimana fa. Allora il prezzo della materia prima era schizzato verso l’alto e l’adeguamento (quindi il rincaro) delle pompe di benzina era stato immediato. Anche quella volta ci si trovava di fronte a scorte acquistate in precedenza, ma in quel caso a prezzo più basso. Perché allora non attendere - come oggi - prima di ritoccare verso l’alto i prezzi al consumo? Anche alla Smp il prezzo non è variato e degli sconti non c’è traccia. Diesel a 2,16 euro al litro, benzina a 2,17. Tutto come prima, altro che 25 centesimi di taglio. Un altro allarme arriva dalla Noal Oil, sempre lungo la Pontebbana. «Ci vorrà qualche giorno - spiega il gestore - e non sappiamo se effettivamente lo sconto al cliente sarà di 25 centesimi oppure inferiore, perché qui si parla di un taglio a monte, non a valle». In realtà il decreto è chiaro: il carburante deve costare temporaneamente 25 centesimi in meno. Punto. C’è poi chi come il punto vendita Costantin giura di iniziare con gli sconti da domani (oggi, ndr) e chi invece allarga le braccia e dice di «non sapere che sia già entrato in vigore il decreto», come accade all’Eni di Pordenone, in via Udine. «Infatti - viene spiegato - molti clienti sono andati via perché pensavano di trovare lo sconto già presente». E avrebbero pure avuto ragione. Come detto, pochissimi si sono adeguati. È il caso ad esempio del distributore Conad di Porcia. «Abbiamo immediatamente applicato i ribassi - spiegano - cerchiamo di essere sempre pronti». E in effetti il prezzo non mente: un euro e 72 centesimi sia per il diesel che per la benzina. 


STORTURE E CONTROLLI


«I prezzi di benzina e gasolio devono immediatamente scendere alla pompa di 30,5 centesimi di euro al litro o i distributori di carburanti saranno denunciati in Procura per le possibili ipotesi di appropriazione indebita e truffa». «Ho chiesto alle compagnie petrolifere di garantire prezzi concorrenziali dei carburanti nella nostra regione», ha detto invece l’assessore Scoccimarro. Con il presidente Fedriga e l’assessore Zilli ci siamo confrontando per un ulteriore sforzo previsto dalla legge sui carburanti come avevo fatto nel periodo dal settembre 2020 all’aprile 2021».

Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 10:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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