Dopo le case di riposo tocca alle Rsa: costi di energia e materiali fanno salire i prezzi, più alti del 10%

Martedì 7 Marzo 2023 di Marco Agrusti
Dopo le case di riposo tocca alle Rsa: prezzi più alti del 10%

Alla base del ritocco ci sono le ragioni diventate ormai comuni. Sono le stesse, ad esempio, che hanno spinto le direzioni delle case di riposo a compiere la stessa operazione alla fine dell’anno scorso: bollette alte, costi energetici, rincari relativi ai materiali in caso di cantieri. Questa volta però la dinamica riguarda il settore della sanità pubblica e nello specifico il comparto delle cure intermedie, già delicato per l’impennata delle domande di assistenza da parte di quella fetta di popolazione fragile che non può essere accolta all’infinito negli ospedali. La Regione, infatti, ha adeguato - alzandole - le tariffe legate al servizio di Rsa su tutto il territorio.


I DETTAGLI
Le Residenze sanitarie assistita non sono “un lusso”, ma una necessità. Proprio per questa ragione, l’amministrazione regionale garantisce la gratuità del servizio per alcune patologie e soprattutto per una durata predeterminata dell’eventuale ricovero. In tutti gli altri casi, l’utente è chiamato a compartecipare alla spesa almeno per una quota pari al 50 per cento delle spese. Ecco, quindi, dove si annidano i rincari decisi dalla Regione in seguito alla crisi dei materiali e allo choc energetico del 2022. 
Nel dettaglio, l’aggiornamento dei valori tariffari per le prestazioni erogate nelle Residenze sanitarie assistenziali comprende le seguenti fasce: si passa a 124 euro per giornata di degenza corrispondente al livello di assistenza di base; 150 euro, invece, per giornata di degenza corrispondente al livello di assistenza medio; infine 160 euro per giornata di degenza corrispondente al livello di assistenza riabilitativo.

Secondo i primi calcoli, l’aumento delle tariffe deciso per l’anno in corso su tutto il territorio regionale raggiunge il 10 per cento rispetto all’anno scorso. 


IL SERVIZIO
Il ricovero in una Residenza sanitaria assistenziale è gratuito per i cittadini residenti nella regione Friuli Venezia Giulia per i primi 30 giorni per il livello assistenziale di base e medio e per i primi 40 giorni per il livello riabilitativo mentre la quota di partecipazione alla spesa a carico degli stessi utenti per eventuali periodi successivi è pari al 50 per cento dei valori tariffari aggiornati indicati al precedente. È fatto salvo il proseguimento dei trattamenti estensivi di cura e recupero funzionale, sulla base di esigenze cliniche e di norma per un periodo che non supera i 60 giorni, a completo carico del servizio sanitario regionale. Qualora sia completato il trattamento estensivo e vi siano necessità di lungo-assistenza, recupero e mantenimento funzionale, valutate in base alle esigenze cliniche o assistenziali in atto, i trattamenti sono a carico del servizio sanitario regionale per una quota pari al 50 per cento delle tariffe giornaliere. 


IL QUADRO
Le Residenze sanitarie assistenziali offrono tre livelli di assistenza sanitaria differenziati, modulati sulla base della intensità delle cure ed esattamente: il livello di assistenza di base, il livello di assistenza medio, il livello di assistenza riabilitativo. 
Fino all’anno scorso, prima dell’ondata di rincari che ha colpito praticamente tutti i settori a livello internazionale, il primo servizio - quello di base - aveva una tariffa giornaliera pari a 110 euro, mentre il secondo livello - quello medio - prevedeva una tariffa quotidiana di 134 euro. Infine il costo della riabilitazione, corrispondente al massimo livello, che costava 143 euro al giorno.

Ultimo aggiornamento: 16:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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