Il preside no vax si autosospende da scuola pur di non fare il vaccino

Giovedì 16 Dicembre 2021
Il preside si autosospende per non fare il vaccino
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FIUME VENETO -  «La scienza, la vera scienza, non si permetterebbe mai di obbligare una persona a vaccinarsi senza aver fatto prima tutti gli accertamenti necessari». E ancora: «La vera scienza sa benissimo che anche una sola vita a rischio su mille vale come le altre 999. La vera scienza non si permetterebbe mai di trasformare un obbligo in un ricatto che vede “pignorare” il diritto al lavoro delle persone. Chi appoggia questa malsana ideologia contribuisce a distruggere l’intera società». Poi la “firma”: Flavio Piccolo, dirigente scolastico «obbligato-costretto ad abbandonare il proprio istituto perché non disposto a fare la tessera del regime». Con queste parole, e attingendo a piene mani dal vasto ma un po’ ripetitivo campionario no-vax, il preside dell’Istituto comprensivo di Fiume Veneto ha salutato la sua scuola. Le sue scuole, anzi, trattandosi di un Comprensivo. Lo ha fatto però usando un escamotage, tipico nella fronda no-vax almeno tanto quanto il repertorio: ha lasciato la scuola di Fiume Veneto utilizzando un congedo per assistere un familiare.

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C’è un ultimo particolare: è il dirigente scolastico che deve provvedere al controllo del Green pass (in questo caso rafforzato) degli altri membri dell’istituto. In questo caso, però, il no-vax è il preside stesso. E il quadro si complica, a meno di una nomina ufficiale di un controllore sostituto oppure di un reggente dell’istituto.  È stato questo, ieri, l’esempio più eclatante del muro contro muro praticato dai contrari al vaccino “duri e puri”. E a fare rumore è soprattutto il fatto che a mettersi di traverso, di fatto lasciando nel caos un istituto, sia stato un dirigente scolastico. 

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Vaccino obbligatorio per chi lavora a Scuola


Da ieri il vaccino è obbligatorio anche per chi lavora nel mondo della scuola. C’è un margine per potersi adeguare, certo, ma le procedure sono partite e la clessidra adesso corre. Non sono state segnalate, in provincia di Pordenone, situazioni gravi come quella che ha segnato - in negativo - l’Istituto comprensivo di Fiume Veneto. Ma la macchina organizzativa è ufficialmente in moto.

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In ogni scuola del territorio, infatti, i dirigenti scolastici hanno recapitato a mano gli inviti al personale presente negli istituti e ancora non vaccinato, che fino a poche ore fa poteva entrare in aula solamente con il tampone. «Alcuni - ha spiegato la presidente dell’Associazione presidi del Fvg, Teresa Tassan Viol - rifiutano la nota scritta ma il dirigente redige il verbale che vale come notifica e da quel momento scattano i cinque giorni per inviare la documentazione. Al momento (Fiume Veneto a parte, ndr) non si registrano particolari criticità nelle scuole del Pordenonese. Una quota di “irregolari” si metterà a posto a breve». Non sono mancate, ovviamente, le diffide con tanto di “firma” di alcuni studi legali da presentare sulla scrivania dei dirigenti scolastici. Documentazione, questa, già conosciuta quando per lavorare fu richiesto il Green pass base. E già finita senza conseguenze nei cassetti. 

 

Ultimo aggiornamento: 13:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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