Precipita nel dirupo dopo la serata con gli amici: muore un 66enne

Lunedì 28 Novembre 2022 di Lorenzo Padovan
I vigili del fuoco al lavoro per recuperare l'uomo
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Un uomo di 66 anni, Cesare Dell’Agnola, residente nella borgata Martiners di Castelnovo del Friuli, è morto per le ferite riportate in un incidente accaduto mentre stava rientrando a piedi nella propria abitazione, dopo aver trascorso il sabato sera con gli amici al bar.

Da quanto hanno ricostruito i Carabinieri, il pensionato si era recato nel pubblico esercizio di Travesio nel quale era una presenza fissa da molti anni. Così come era consuetudine che percorresse a piedi il tratto - affatto breve - tra la casa e il bar. Gli ultimi a vederlo in vita sono stati i conoscenti che lo hanno salutato attorno alle 19.30 di sabato: Dell’Agnola ha annunciato che sarebbe tornato a casa per cena. Da quel momento c’è un buco di circa 18 ore: l’allarme è, infatti, scattato nel primo pomeriggio di ieri, quando i vicini di casa si sono preoccupati perché non rispondeva ai loro richiami. Dopo essersi accertati che il pensionato non si trovasse né in casa, né in giardino, hanno deciso di allertare le forze dell’ordine. Sul posto sono giunti i Carabinieri della locale stazione, che hanno immediatamente allertato i colleghi di Meduno, titolari per quanto riguarda la zona di Travesio.


LE RICERCHE
Le ricerche non sono durate a lungo: è bastato percorrere il tracciato ciclo-pedonale che separa la borgata di Zancan da quella di Martiners per trovare il corpo ormai privo di vita di Dell’Agnola. L’uomo è caduto in una piccola scarpata che scorre sul bordo della passeggiata: a causa del buio, nonostante fosse abituato a percorrere giornalmente quel percorso, è probabilmente scivolato su una pietra proprio nel punto in cui il versante è esposto. Il volo è stato di pochi metri, sufficienti tuttavia a provocare un fatale trauma cranico. Era esanime sul greto del torrente Cosa. Sul posto è giunto il medico legale, Lucio Bomben, che ha decretato il decesso e ha giudicato le ferite compatibili con una caduta accidentale. Per questa ragione, i militari dell’Arma delle due stazioni - entrambe appartenenti alla Compagnia di Spilimbergo - hanno informato la Procura della Repubblica di Pordenone, che ha autorizzato la rimozione della salma, riservandosi tuttavia eventuali ulteriori accertamenti nelle prossime ore, prima di rilasciare il nullaosta per la sepoltura. Per il recupero del corpo sono intervenuti i Vigili del fuoco del distaccamento di Maniago.


LA COMMOZIONE
Dell’Agnola lascia la moglie, una donna originaria della Repubblica Dominicana: è stata informata del decesso non senza difficoltà in quanto pare che da tempo fosse rientrata nel proprio Paese d’origine. Cordoglio è stato espresso dagli amici che frequentavano l’uomo proprio nel bar dove c’è stato l’ultimo incontro prima della disgrazia. Vicinanza alla famiglia è stata formulata anche dall’amministrazione comunale tramite il sindaco Juri Del Toso: «Una tragedia che tocca tutta la comunità: da quanto mi hanno riferito coloro che lo conoscevano bene, Cesare era solito spostarsi a piedi praticamente ovunque, visto che da tempo non aveva più la patente. Lo si vedeva girare per Castelnovo, ma anche a Travesio era piuttosto conosciuto. La sua passione erano i funghi: era un ottimo conoscitore delle varie specie della zona, che raccoglieva anche per cibarsene»
La vittima della caduta fatale aveva lavorato a lungo all’estero: durante una delle sue trasferte aveva anche conosciuto la donna che sarebbe in seguito diventata sua moglie. Una volta rientrato in Friuli, l’uomo ha avuto alterne fortune, ritirandosi progressivamente a un’esistenza da pendolare tra i comuni della Val Cosa.

Ultimo aggiornamento: 13:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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