Quanto vale Pordenonelegge per la città? Un milione e mezzo di euro. Ecco l'impatto del festival sul commercio

Martedì 20 Settembre 2022 di Loris Del Frate
Pordenonelegge
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PORDENONE - I numeri sono importanti, non c’è dubbio, ma se i visitatori nelle cinque giornate del Festival del libro sianmo stati 100 o 70 mila, poco interessa.

Quello che invece è decisamente importante è il fatto che dopo due anni di pandemia con PnLegge zoppa (non certo per responsabilità degli organizzatori) il primo anno senza restrizioni si sono raggiunti in città movimenti di persone (ed economici) come se il virus non ci fosse mai stato. Come se la pandemia non fosse mai esistita. Un segnale che il festival non solo è metabolizzato, ma è entrato nell’anima. Per non parlare poi del ritorno economico che in questo momento per la città è stato un toccasana. Non c’è ancora un numero esatto, ma alcune cifre girano: in questi cinque giorni ospiti e pubblico hanno portato in città circa un milione e mezzo di euro. Numeri che ora devono trovare conferme ufficiali da paerte dell’Ascom e delle altre associazioni di categoria, ma che sono indicativi della mole di affari che nuove la cultura e nello specifico Pordenonelegge. Il tutto dopo due anni di silenzio a causa del Covid. 


RITOCCHI


«Devo essere sincero - svela il curatore Gianmario Villalta - quando venerdì ho visto quella giornata fredda, carica di pioggia e buia, avevo voglia di piangere. Poi, invece, sabato e domenica le cose sono andate alla grande: possiamo dire che siamo praticamente tornati ai fasti del 2019. Attenzione, però, non è facile troncare una iniziativa per due anni e riprendere senza avere contraccolpi. Qui si è riusciti a farlo. Segno che c’è un forte riscontro alla programmazione culturale anche se poi quello che dicono gli autori sul palco non possiamo certo orientarlo noi. In ogni caso la proposta culturale, visto il seguito che c’è stato - va avanti Villalta - piace. Poi ognuno, quando ascolta, si fa una propria opinione, giusta o sbagliata che sia non siamo noi a deciderlo».


IL PROSSIMO ANNO


Se c’è una cosa che ha creato qualche accenno di protesta è stato il fatto che quest’anno le possibilità di ingresso erano tre: gli Amici che avevano una via preferenziale, i prenotati gratuitamente on line che avrebbero dovuto essere sul posto almeno 20 minuti prima dell’avvio dell’incontro (cosa che praticamente non è mai avvenuta creando ritardi o ingressi a evento iniziato) e infine chi si metteva in coda all’ultimo momento. In questo caso i posti a disposizione erano molto pochi e spesso è capitato che le persone in coda aspettassero diverso tempo per poi non riuscire ad entrare, senza essere avvertite anzitempo. «È una delle questioni sulle quali abbiamo discusso già a festival appena terminato - conclude Villalta - ed effettivamente il problema lo abbiamo notato anche noi. C’è però una ragione per la quale le prenotazioni gratuite riempivano gran parte delle sale. Il tutto, infatti, era legato al piano B che avevamo studiato nel caso di recrudescenza del virus. Con una ripresa della pandemia che fortunatamente non c’è stata, avremmo dovuto chiedere il green pass e cercare di tracciare il più possibile gli ingressi. Resta il fatto che per il prossimo anno c’è la necessità di rendere più fluido l’accesso, anche se contestualmente c’è l’esigenza che il pubblico si renda ancora più responsabile. Come fare lo vedremo, discuteremo insieme e cercheremo la soluzione migliore».


LE CODE


Di certo le code per chi vuole arrivare all’ultimo momento resteranno, anche perchè sono un tratto distintivo di Pordenonelegge, così come resteranno i posti disponibili con la formula degli Amici e degli sponsor che danno una mano sostanziale per rendere il festival sempre meno legato ai soli soldi pubblici. Novità, invece, potrebbero arrivare per le prenotazioni gratuite on line. Come dire che potrebbero anche avere un piccolo aggravio economico, facendo pagare alcuni euro per vincolare l’accesso all’evento interessato. Per ora, però, si tratta solo di ipotesi peraltro non confermate dagli organizzatori del Festival del Libro.


IL RITORNO ECONOMICO


Di sicuro c’è stato. E per bar, ristoranti, osterie e alberghi sono stati tre - quattro giorni di grande spolvero. Circa un milione e mezzo di euro hanno arricchito le attività economiche della città in questi cinque giorni. «Per ora - spiega Fabio Pillon, presidente dell’Ascom - non abbiamo quantificato nel dettaglio quanto Pordenonelegge ha aiutato economicamente. Lo faremo nei prossimi giorno. Posso però aggiungere che gli organizzatori della manifestazione sono una macchina da guerra. I ristoranti hanno lavorato a pieno, così come i bar. Gli alberghi erano tutti esauriti già da inizio settimana. Per quanto riguarda i negozi faremo i conti a breve». Un dato: secondo lo studio della Bocconi ogni euro investito in Pnlegge ne restituisce sette.

Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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