PORDENONE - Per la notte tra sabato e domenica, cioè alla vigilia della giornata finale del festival del libro, c'è a disposizione ancora una camera. Solo una, in tutta la città. La singola viene 82 euro, mentre la doppia non è nemmeno possibile prenotarla. Una settimana dopo, costa praticamente venti euro in meno. Sono i due effetti di Pordenonelegge sulle strutture ricettive del capoluogo e in seconda battuta sulle tasche dei visitatori: posti praticamente tutti esauriti e prezzi gonfiati in occasione del festival che per gli albergatori rappresenta la vera settimana di alta stagione di tutto l'anno.
Poca scelta e prezzi alle stelle
Per sabato prossimo l'unica camera disponibile in tutta la città - secondo il portale Booking - è quella dell'hotel Minerva. Una singola. La notte precedente, cioè quella tra venerdì e sabato - a festival abbondantemente iniziato - di camere ne restano quattro (una al Minerva e tre al Montereale) e si va dai 95 ai 119 euro a persona. E ancora, cinque sole camere ancora prenotabili per la notte di giovedì, e vanno dai 119 ai 200 euro, in quest'ultimo caso per una suite al Residence Italia. Sette camere, infine, tra mercoledì e giovedì, quando ancora però Pordenonelegge non sarà ancora entrato nel vivo degli appuntamenti e degli incontri. Pochissima scelta, quindi, perché gli hotel sono già stati presi d'assalto dai visitatori, dai giornalisti inviati e dagli autori che presenzieranno al festival.
Il commento
«Fortunatamente - spiega Giovanna Santin, che rappresenta la categoria degli albergatori in seno all'Ascom pordenonese - siamo di fronte a un pienone. Ci sono ancora pochissimi posti liberi, sia in città che nel resto della provincia. È vero, i prezzi in questo periodo risultano più alti rispetto a quelli normali, ma bisogna tenere conto che per noi si tratta dell'alta stagione, se ragioniamo su di una base pordenonese. Non ci sono super-rincari dovuti invece alle bollette. Si tratta di mesi che quest'anno diventano letteralmente cruciali per la nostra sopravvivenza. Stanno iniziando anche gli eventi in Fiera, poi arriveranno le giornate del cinema muto. Un periodo determinante per capire se ce la faremo».