Pordenonelegge anno 20, in partenza l'edizione più ricca di sempre

Mercoledì 11 Settembre 2019 di Valentina Silvestrini
foto di repertorio
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PORDENONE - Inizia il conto alla rovescia all'avvio della 20. edizione di Pordenonelegge, da mercoledì 18 a domenica 22 settembre. Un'edizione che consente di fare un bilancio del valore simbolico, oltre che economico, di una festa che la città sente propria. Non solo per il dato che - già nel 2014 - certificava come la leva economica del festival fosse di 7-8 volte l'investimento, ma anche come conferma lo studio Format Research per Ascom (presentato in consiglio comunale) secondo cui il 24 per cento dei consumatori sono incentivati a spendere di più durante iniziative come Pordenonelegge. 
È quanto emerso ieri nella conferenza stampa di presentazione della manifestazione condotta da Giovanni Pavan presidente della Fondazione Pordenonelegge, Michela Zin direttrice, Gian Mario Villalta curatore, con Alberto Garlini e Valentina Gasparet. 

FESTA DELLA CITTÀ La festa è un esempio virtuoso anche di sostenibilità economica: la conferma sta nei 93 sponsor privati che la sostengono. Due sono i main-partner, ovvero Ascotrade e LibrerieCoop; sette i project-partner con i quali si creano percorsi specifici durante l'anno o in questa edizione; quarantanove i partner evento con ben 13 nuovi compagni di viaggio fra i quali Poste Italiane (azienda pronta ad crescere nella collaborazione), 11 i partner della sezione ragazzi; ventiquattro gli sponsor tecnici, oltre 150 associazioni e organismi che hanno collaborato. Il sostegno diretto è quello misurabile con gli Amici di Pordenonelegge, sottoscrittori di mini-abbonamenti e forme di finanziamento collettivo: a oggi sono 1.785 in leggero calo numerico rispetto allo scorso anno, ma qualitativamente più generosi, con sottoscrizioni anche dalla Sicilia e dall'estero (Spagna e Germania). «Uno degli aspetti più soddisfacenti è vedere che spesso le sottoscrizioni sono regalate dai ragazzi ai loro nonni e genitori, ma anche dai nonni ai nipoti, o ancora dalle mogli ai mariti», ha ricordato Michela Zin. Un vero e proprio successo è la partecipazione della città nella sua festa più importante, nelle circa 150 associazioni coinvolte e nei 225 Angeli che anche quest'anno si prenderanno cura del pubblico, dei quali 158 ragazze e 67 ragazzi, 48 quelli alla prima esperienza, con un'età media di 21 anni. 
I NUMERI In sole cinque giornate, la città ospiterà 650 ospiti. Saranno 622 le notti prenotate negli alberghi, 323 i biglietti dei treni, 90 i voli aerei e 150 i transfer da e per gli aeroporti. Flussi economici di impresa culturale in crescita, come spiegato dalla direttrice Zin, così come in termini di libri venduti da parte di Librerie Coop. «In quattro anni il fatturato dei libri venduti è aumentato del 10 per cento - ha spiegato Fabrizio Lombardo -. In questi anni abbiamo lavorato 3mila autori e 700 case editrici, più quelle del fuori catalogo e dell'editoria locale». «Per la ventesima edizione abbiamo coinvolto venti librai», ha poi aggiunto Lombardo. Durante il festival Pordenone diventa una grande libreria a cielo aperto con una densità di titoli invidiabile. In quella fisica nella tensostruttura strutturata per aree tematiche, in quella specializzata di poesia (con oltre 3mila titoli anche di editori molto piccoli e di nicchia di tutta Italia). Poi la grande libreria diffusa in ciascuno dei 269 eventi con libri in vendita sul posto. Oltre al grande spazio per ragazzi. 

L'EREDITÀ Legacy è l'indagine che nei mesi scorsi è stata condotta dalle progettiste culturali Marina Mussapi e Margherita Bocchi con la direzione del professore della Bocconi Guido Guerzoni. Per capire l'impatto di questi vent'anni sono state ascoltate 5.500 persone divise in 10 categorie. Per l'81 per cento degli intervistati il festival ha contribuito molto a migliorare l'immagine di Pordenone in Italia e all'estero. Lo studio si è focalizzato sui giovani: uno su tre dopo aver seguito un evento ha proseguito l'approfondimento in classe o in famiglia. Il 73 per cento degli Angeli pensa che il festival abbia modificato positivamente la propria attività di lettura e il 45 per cento che abbia stimolato la scrittura. Il festival, però, non ha solo incentivato la scrittura e la lettura, bensì il consumo culturale: il 35 per cento segue di più le altre attività sul territorio.  La partecipazione ha contribuito soprattutto a far instaurare nuovi legami affettivi e relazionali (28 per cento), a far conoscere meglio Pordenone (25 per cento) e a migliorare la percezione che si aveva della città (19 per cento). L'86 per cento degli autori si sente molto affezionato alla festa del libro e i giudizi sull'accoglienza della città, l'esperienza del festival e la partecipazione del pubblico sono molto positivi (88 per cento).
 
Ultimo aggiornamento: 20:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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