Ottomila famiglie chiedono protezione alla vigilanza privata

Mercoledì 30 Gennaio 2019 di Marco Agrusti
Ottomila famiglie chiedono protezione alla vigilanza privata
PORDENONE - A Pordenone ci sono gli steward. A San Quirino e a Spilimbergo il controllo di vicinato, con i cittadini travestiti da sceriffi (anche se devono indossare abiti borghesi), ma la vera moda è un'altra: tanti residenti della provincia di Pordenone si affidano alle società private di vigilanza. È esattamente lo stesso tipo di protezione che da decenni richiedono e ottengono le aziende: nelle zone industriali le ronde delle pattuglie private sono la norma, ma l'accesso al servizio da parte dei singoli cittadini non era così in voga. «Negli ultimi 12 mesi - spiega il referente commerciale di una delle più note agenzie di vigilanza privata della provincia - le richieste hanno subito una vera e propria impennata. Le famiglie del Pordenonese ci chiedono di essere protette e noi cerchiamo di  andare loro incontro». Sono i numeri a meravigliare: effettuando un confronto tra le principali società che offrono servizi di protezione privata, infatti, si scopre che circa ottomila famiglie hanno già sottoscritto un contratto (oppure intendono farlo a breve) con un'agenzia di vigilanza. Nel mirino ci sono ovviamente i furti nelle abitazioni. «La maggior parte delle persone - afferma sempre il commerciale di riferimento - chiede i passaggi notturni delle nostre automobili, in modo tale da poter vivere delle notti tranquille». Solamente a Pordenone, i contratti staccati negli ultimi anni toccano quota tremila. E la ragione alla base dell'impennata non è tanto ascrivibile alla sensazione di paura, quanto ai costi al ribasso. La richiesta delle famiglie, infatti, ha permesso alle agenzie di cumulare le offerte e di garantire un servizio di vigilanza notturna a un euro al giorno. È come il costo di un caffè, e per dormire tranquilli va più che bene. La pattuglia privata che monitora i cancelli di un'abitazione è una sicurezza maggiore rispetto alla ronda svolta dai cittadini nei paesi in cui è in vigore il controllo di vicinato. «È infatti garantito il collegamento costante e istituzionalizzato con le forze dell'ordine - prosegue l'agente commerciale pordenonese - e c'è alle spalle un'esperienza di molti anni nella lotta ai malviventi e ai furti nelle abitazioni e nelle aziende». 
MODERNITÀOggi, poi, le aziende private sono in grado di diversificare la loro offerta. Il passaggio dell'auto durante le notti è sempre il servizio più richiesto, ma si può fare anche di più. Se si possiede già un impianto d'allarme, infatti, si può richiedere alla ditta specializzata nella protezione privata di collegare i dispositivi tecnologici direttamente alle forze dell'ordine. 
Si chiama telesicurezza e prevede la possibilità di installare un sistema di telecamere di videosorveglianza controllate direttamente dalla centrale operativa. Quando si registra un'intrusione, il sistema permette di monitorare la situazione in tempo reale, e di intervenire in pochi minuti. Il vantaggio offerto dall'arrivo delle immagini via fibra ottica è rappresentato dal fatto che in questo modo si può già tracciare un primo identikit degli intrusi o dell'intruso, oltre a costituire un deterrente importante nei confronti dei malviventi. 
La tendenza è comunque chiara: oltre al controllo di vicinato e alle iniziative promosse dai Comuni (si parla in questo caso degli steward urbani), è in voga anche la richiesta di un contratto alle società private che offrono le ronde notturne in auto oppure altri servizi sempre più all'avanguardia. E non è più roba da ricchi: i costi in discesa permettono anche alle famiglie normali di dotarsi di una protezione in più contro i ladri, soprattutto nelle ore notturne.
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