Pordenone si regala un altro parco: l'area ex Tomadini diventa un gioiello per tutti

Lunedì 13 Luglio 2020 di Redazione
L'area ex Tomadini
PORDENONE - Entro l’anno il parco, alla fine del 2021 anche gli edifici ristrutturati, da trasformare in centri per la formazione professionale e la divulgazione scientifica. Tutto merito di una procedura di acquisizione pubblica di un’area privata che è arrivata alla fase notarile, quindi alle firme. L’area dell’ex pastificio Tomadini, alle spalle del duomo di San Marco e a una strada di distanza dall’argine del Noncello, sta per imboccare la strada del recupero. E ora, dopo le firme per l’acquisizione, c’è anche il progetto che fa capire cosa ne sarà dell’isola verde dimenticata. 

IL PIANO
L’area ex Tomadini è composta da un parco e da due edifici: la “villa” e la barchessa. Saranno demoliti e ricostruiti, dal momento che la villa è parzialmente crollata e la barchessa non presenta elementi di pregio tali da rischiare di imbattersi in uno stop da parte della Soprintendenza. L’area verde invece sarà immediatamente utilizzabile. «Contiamo di aprirla al pubblico già entro la fine dell’anno», ha annunciato ieri il sindaco Alessandro Ciriani. Il piano terra degli edifici, una volta ricostruiti, dovrà essere lasciato sgombro per permettere alle future piene del Noncello di non provocare danni. Superate le difficoltà, il Comune (da proprietario dell’area) avrà mano libera. E la scelta cadrà su una conformazione mista, a metà tra il parco tematico e il centro di formazione professionale. L’area verde sarà messa a disposizione per l’organizzazione di eventi all’aperto, mentre gli edifici serviranno ad ospitare corsi di formazione e attività didattiche legate al mondo della tecnologia. 
GLI STRUMENTI
L’acquisto è finalizzato grazie alla vittoria di un bando regionale, grazie al quale il Comune ha potuto inserire l’operazione nel piano triennale e successivamente portarla a termine. Il valore della transazione sfiora il milione di euro. La proprietà precedente era della famiglia Battistella. E com’è avvenuto per l’acquisizione, anche la fase operativa del progetto di riqualificazione dovrà essere supportata da fondi esterni a quelli del Comune. «Il progetto - garantisce l’assessore all’Urbanistica, Cristina Amirante - sarà rapido. Approfitteremo dei bandi energetici di cui siamo a conoscenza e che ci hanno già permesso di lanciare la tabella di marcia della nuova scuola Lozer di Torre. C’è la possibilità di usare il conto energia (un programma europeo di incentivazione in conto esercizio della produzione di elettricità da fonte solare, ndr) che concede fino al 60 per cento del valore dell’investimento». L’orizzonte temporale per la conclusione dell’intera operazione è quello della fine del 2021, ma come ha spiegato il sindaco Alessandro Ciriani, il parco diventerà pubblico già entro il prossimo inverno. 
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