I commercianti di Pordenone: spostiamo i saldi a fine luglio

Domenica 14 Luglio 2019
I commercianti di Pordenone: spostiamo i saldi a fine luglio
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PORDENONE - Un commerciante su due vorrebbe lo slittametno della data di inizio dei saldi al terzo sabato di luglio anziché all'inizio del mese. In quarto dei commercianti vorrebbe invece la liberalizzazione totale delle svendite. È quanto emerso da una ricerca commissionata da Confcommercio Fvg e realizzata dalla società Format Research. Dalla ricerca - oltre alle previsioni degli operatori legate a ricavi e alle presenza di consumatori - emerge anche un altro tema importate in un momento in cui la situazione per il settore non è propriamente rosea: in particolare nella provincia di Pordenone si registra una flessione della domanda e dell'offerta del credito. Gli operatori del commercio e del terziario denunciano una nuova stretta bancaria. Anche se il problema sul fronte del credito è duplice: c'è una richiesta minore di prestiti per investimenti e c'è un restringimento dei rubinetti da parte degli istituti bancari. Un proble che, in realtà, riguarda anche gli atri comparti dell'economia territoriale, in particolare l'artigianato e le imprese del manifatturiero. 
NUOVA TEMPISTICAMa tornando ai saldi il Friuli Venezia Giulia è la regione più generosa in fatto di vendite promozionali, per lo meno dal punto di vista dei tempi: si tratta infatti del territorio che ha in programma il periodo in assoluto più lungo dei saldi per l'estate 2019 (dal 6 luglio al 30 settembre). Proprio i tempi risultano essere al centro del dibattito tra i commercianti in un'indagine commissionata. La maggior parte degli operatori si dice favorevole a uno spostamento in avanti dei saldi (almeno di tre settimane), in modo tale che questi assumano a tutti gli effetti le fattezze della svendita di fine stagione. Un tema, fa sapere il presidente di Confcommercio Fvg Giovanni Da Pozzo, «che è parte di un'ipotesi di proposta di riforma che approfondiremo prossimamente con il maggior coinvolgimento possibile della base». Di certo, osserva anche la presidente regionale di Federmoda, la pordenonese Antonella Popolizio, «anche di fronte a un meteo spesso imprevedibile, si impone un ragionamento di modifica. Fermo restando che la parola saldi rimane strategica per favorire le vendite di fine stagione».
L'indicatore di sintesi relativo alla previsione dell'affluenza in negozio durante i saldi estivi 2019 (pari a 44 in Friuli Venezia Giulia) è differenziato per territorio: 52 nella provincia di Trieste, 43 a Pordenone, 41 a Udine, 39 a Gorizia. L'andamento insoddisfacente delle vendite primaverili ha però instaurato la consapevolezza che molto difficilmente la stagione potrà essere recuperata. In questo scenario si prevede in aumento la percentuale media di sconto, che dovrebbe aggirarsi attorno al 50%. Le riduzioni di prezzo (consistenti), spiega Format Research, rispondono all'esigenza di invertire un'annata complicata; si cerca di recuperare il più possibile quanto perso finora. La percentuale media di sconto è prevista in crescita rispetto a dodici mesi fa (+5%) e sono diversi gli esercizi commerciali che dichiarano di alzare l'asticella già durante i primi giorni di saldi. 
GLI INCASSIIl 10% del campione prevede che nel corso della stagione dei saldi estivi 2019 incasserà in misura maggiore nel confronto con un anno fa, l'80% in eguale misura, poco meno del 10% in misura inferiore. Leggero incremento degli incassi rispetto al 2018 (+1%): è dunque questa la previsione degli esercenti. Il dato, se confermato a fine settembre, non sarà tuttavia sufficiente a recuperare una stagione compromessa dal lento avvio delle vendite e, soprattutto, dal rallentamento dei mesi precedenti.
D.L.© RIPRODUZIONE RISERVATA
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