Ambiente, in provincia ci sono più di cinquanta siti inquinati

Giovedì 5 Luglio 2018 di Lara Zani
In provincia ci sono 50 siti inquinati
PORDENONE  -  Lo sfregio all'ambiente: in provincia ci sono più di 50 siti inquinati. Abbandono di rifiuti contenenti amianto, sversamenti di gasolio o pericoli derivanti da incidenti o calamità che hanno colpito stabilimenti produttivi: sono questi i principali casi di siti inquinati all’attenzione del Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati della regione. Attualmente sono 54 le istruttorie aperte in provincia di Pordenone, a fronte di un totale di altre 223 pratiche analoghe già archiviate in un periodo che parte dai primi anni Duemila.  L’elenco è quello del Siqui (il servizio ufficiale della Regione) e contiene dunque la lista di tutte le istruttorie relative a possibili casi di inquinamento, sia quelle già archiviate che quelle attualmente aperte. Una delle istruttorie aperte riguarda, come denunciato dal sindaco Alessandro Ciriani, l’ex cotonificio Amman della Inexo srl, per il quale si parla di “grave stato di degrado dell’area”. Vi sono poi numerose istruttorie aperte su casi di possibile inquinamento di varia natura in città e in provincia. Secondo il database aggiornato allo scorso 30 aprile, fra queste si annoverano quelle relative a un pozzo perdente all’interno della Base aerea di Aviano e, sempre in Base, due casi di potenziale inquinamento ambientale e uno sversamento accidentale di gasolio. Vi sono poi abbandoni di rifiuti contenenti amianto in località Ponte Giulio e altri rifiuti abbandonati al Dandolo, in occasione di lavori di bonifica in area militare/demaniale. Sempre a Ponte Giulio, uno sversamento di idrocarburi sulla ss 251. Oggetto di istruttoria anche il poligono di tiro Cao Malnisio, in Comune di Montereale e Aviano, una potenziale contaminazione nella zona industriale di Corva di Azzano Decimo e una sulla circonvallazione a sud di Pordenone, fra la statale 13 e la A28. Un’altra potenziale contaminazione interessa la discarica di Rsu in località Parussa del Comune di Pasiano. Ad Aviano, l’inquinamento da solventi clorurati nel sito dell’ex Infa. Altre istruttorie riguardano poi l’area Enel di via Partidor, a Montereale Valcellina, il sito potenzialmente inquinato di via Rustighel di Electrolux, una fuoriuscita di sostanze oleose assieme alle acque meteoriche all’Ilpea, una contaminazione sedimenti roggia Roja da idrossidi di ferro alla Zincol Italia, nella zona industriale Ponterosso, il superamento del Csc nelle acque sotterranee in località Vinchiaruzzo a Cordenons, su area interessata da progetto di discarica. Il Comune di Porcia è interessato da un’istruttoria che riguarda la possibile contaminazione delle acque sotterranee da fitofarmaci e una contaminazione delle acque sotterranee da triclorometano (cloroformio) riguarda anche il territorio di Aviano. Un terzo caso, più noto, è quello della contaminazione del terreno di via Sant’Angelo, a Porcia.
IMPRESE
Ancora istruttorie aperte alla Cartimballo di via Crosera, in Comune di Azzano Decimo e la bonifica di un sito della Engikalor in via delle Crede, nel capoluogo, che risulta inquinato dal 1991. A San Quirino c’è un caso di tracimazione di acque reflue dall’impianto di depurazione della Ossidazione anodica snc in via Pordenone. Ancora a Porcia, è oggetto di un’istruttoria un ex deposito di oli minerali in via Milano. A Spilimbergo, una potenziale contaminazione alla Sintesi, nella zona industriale di Cosa; a Morsano, uno sversamento di olio da cabina di trasformazione e uno di vernice rossa da un impianto di cataforesi della Maschio Gaspardo, in via Mussons. Fra i possibili inquinamenti derivanti da incidenti, c’è quello che riguarda l’incendio alla Euroink di Fiume Veneto. Lunga la lista dei distributori di carburante che costituiscono siti potenzialmente inquinati.
Lara Zani
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Ultimo aggiornamento: 08:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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