Le rubano vestiti e gioielli: poi vede
la nomade che indossa la sua gonna

Domenica 18 Agosto 2019 di Susanna Salvador
Rubano tutto poi usano i vestiti dei derubati
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SACILE - Una vacanza da sogno nell’isola delle meraviglie, la Sardegna, dove mare e cielo regalano panorami mozzafiato, che si trasforma in un incubo. Una famiglia che si trova improvvisamente solo con il costume da bagno e gli infradito. Tutto sparito in pochi minuti: valige, trolley e persino i giochi delle bambine. Per non parlare di più di duemila euro in contanti, un Rolex e un bracciale d’oro con charms che, oltre a un valore materiale, ne aveva uno ancora più prezioso, quello affettivo. Una storia incredibile, soprattutto per l’inaspettato finale. La derubata, infatti, ha visto una nomade che indossava una sua gonna. 
La storia ha come protagonista una famiglia: Luca Larice, sacilese (figlio di Bruno), la moglie Debora Pedrotti e le due figlie. Vivono in Trentino, ma in terra friulana ci sono ancora affetti e amici. Il furto è avvenuto lo scorso 11 agosto e ieri, nel parcheggio di un centro commerciale di Olbia, la figlia più grande dei Larice ha notato una nomade con indosso una gonna della mamma. Poi la chiamata ai carabinieri, la perquisizione in un campo nomade e, da quanto appreso, il recupero di parte della refurtiva. Ma la storia è fatta anche e soprattutto della gara di solidarietà della gente sarda, pronta a offrire loro ospitalità, aiuto e affetto.
LA VACANZA ROVINATA
La vacanza in Sardegna è stata scelta perchè Debora e Luca vogliono far conoscere alle due figlie quei luoghi che amano tanto. Trascorrono tre notti in un agriturismo e l’11 agosto, prima di andarsene, il titolare consiglia loro di vedere Capo Comino, la spiaggia delle dune. E ci vanno. Parcheggiano la macchina, pagano il ticket per due ore e si godono l’ennesimo spettacolare panorama sardo. Ma quando tornano all’area di sosta si accorgono che qualcuno ha smontato il finestrino posteriore e ha fatto man bassa di tutto quello che c’era nell’auto: le valige con i vestiti di tutti e quattro, la borsa della donna che conteneva denaro, documenti, un bracciale d’oro e un Rolex. Si sono portati via persino i giocattoli e i libri delle bambine. Restano in costume da bagno e infradito; fortunatamente Luca ha con sé un piccolo zaino con i suoi documenti e le carte di credito. Resta ben poco da fare, se non denunciare l’accaduto ai carabinieri e proseguire, seppure con tanta amarezza e notti insonni, la vacanza a Porto Rotondo. La notizia de furto si sparge in tutta la Sardegna, «e in tanti - sottolinea Luca - ci hanno mandato messaggi per offrirci ospitalità, vestiti, cibo. Una solidarietà che ci ha commosso».
L’EPILOGO INASPETTATO
I giorni passano e ieri Debora, Luca e le due bambine decidono di andare in una spiaggia vicino a Olbia. Prima vanno a fare la spesa, pane e prosciutto, per il pranzo al sacco. Ed è nel parcheggio dell’Auchan che la bambina più grande improvvisamente esclama: «Mamma, guarda... Quella donna indossa la tua gonna». Una gonna talmente particolare da essere unica, sparita assieme al resto del bagaglio. Luca consiglia alla moglie di scendere per vedere meglio da vicino. Nel frattempo nasconde l’auto e attende l’arrivo dei carabinieri che hanno subito chiamato. Debora si accorge che non solo una delle donne (si tratta di due famiglie di nomadi) indossa la sua gonna, ma pure una maglietta della figlia. E anche la bambina che ha in braccio ha addosso un vestitino rubato. All’arrivo dei carabinieri gli uomini scappano a bordo di un’Audi A6. Dopo discussioni, interrogatori e testimonianze viene perquisito il campo nomadi dove trovano alcuni oggetti che erano stati rubati alla famiglia in vacanza.
Susanna Salvador
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 15:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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