Ciriani-bis, il 2022 sarà l'anno della rivoluzione dei rifiuti: ecco le decisioni

Domenica 24 Ottobre 2021 di Marco Agrusti
Raccolta rifiuti a Pordenone

PORDENONE - Fra le prime novità concrete comparirà, fra una decina di giorni, l’annunciato Ecocentro mobile, che girerà fra i quartieri per raccogliere rifiuti pericolosi e Raee.
Dal 2022 poi, accantonata l’ipotesi della raccolta “porta a porta”, scatterà la sperimentazione della tariffazione puntuale per la Tari.

Queste le principali novità in materia di raccolta dei rifiuti dalle quali inizia il lavoro del nuovo assessore Monica Cairoli. Ma fra gli impegni ci sono anche quelli legati al censimento del verde, al Piano aria e agli orti sociali.


I RIFIUTI


«Con l’anno prossimo – conferma Cairoli - partirà la sperimentazione della tariffazione puntuale: i cittadini non pagheranno più in base alla superficie degli immobili, con il risultato per esempio di far spendere moltissimo a una persona che viva da sola in una casa grande, ma sperimenteremo una tariffazione sulla base del calcolo degli svuotamenti dei bidoni per la raccolta del secco indifferenziato. Nel contempo, mi sto muovendo anche sul tema dell’abbandono dei rifiuti, che con la tariffazione puntuale rischia fra l’altro di peggiorare. Intanto abbiamo individuato una decina di punti più “caldi” dai quali avviare un’azione di controllo, affiancato da un’attività di informazione. Siamo una città virtuosa dal punto di vista della raccolta differenziata - prosegue l’assessore -, un Comune “riciclone”: è un peccato che il grande lavoro di differenziazione vada in qualche modo sprecato, in termini economici, perché la presenza di materiale improprio abbassa la qualità del rifiuto».
Intanto nel giro di una decina di giorni entrerà in funzione il mezzo mobile per la raccolta nei quartieri, presentato nelle settimane scorse.


L’INQUINAMENTO DELL’ARIA


Da pochi giorni, il 15 ottobre, è iniziato il periodo dell’anno nel quale possono scattare le limitazioni, sulla base delle previsioni dell’Arpa sulla qualità dell’aria.
Si tratta della principale misura inserita nel Piano aria che, spiega Cairoli, «proseguirà, nei suoi vari aspetti. Uno è quello della comunicazione, che era già stata avviata con l’iniziativa “Che aria che tira” e che va allargata adeguatamente a tutti i 14 Comuni: la riprenderemo in mano completamente coinvolgendo anche i bambini. E continueremo anche il dialogo per far aderire al Piano altri Comuni, visto che tutto quello che è ambiente non si ferma ai confini amministrativi. C’è poi il discorso delle centraline mobili per il controllo delle polveri sottili, in scadenza il prossimo 31 dicembre e che sarà rinnovato e rivisto, per dare ai cittadini la possibilità di conoscere i dati sul livello dell’inquinamento, e il totem della viabilità di via Piave, che consentirà di monitorare i transiti delle biciclette e valutare eventuali incentivi».


GLI ORTI SOCIALI


Il programma amministrativo del sindaco Ciriani prevede un ampliamento del progetto degli “Orti sociali”: «Sto facendo una ricognizione completa e il dato principale è che sono molto ambìti – sottolinea l’assessore - e c’è una lunga lista d’attesa. Ma è necessario anche recuperare l’aspetto fondamentale della loro funzione sociale, che significa inclusività, scambio fra le persone e corsi che in passato venivano organizzati per gli assegnatari degli orti sociali. Dobbiamo quindi fare una ricognizione per individuare nuovi terreni adatti e non basta avere un pezzo di terra qualsiasi: deve esserci una logica urbanistica, una collocazione adatta e, soprattutto, deve esserci l’acqua. Occorrerà insomma fare una valutazione a 360 gradi e affrontare la questione in modo trasversale con le politiche sociali».


IL CENSIMENTO DEL VERDE


Previsto dalla legge 10/2013 e obbligatorio dal 2014, iniziato sotto questa amministrazione, è il settore nel quale il neo-assessore può meglio portare il suo contributo professionale: «Mi sono già rapportata con Gea e stiamo valutando come procedere - spiega -. Ci sono già parte dei dati e c’è la piattaforma. Bisogna inserire soprattutto le informazioni di carattere fitosanitario. Il tempo previsto per il completamento potrebbe essere di circa un anno, poi i dati potranno essere fruibili dai cittadini che potranno cercare le informazioni su qualsiasi pianta. E vi saranno inseriti anche i dati sulle varie aree verdi di diverso tipo».

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