Ospedale, servizio prelievi in tilt: duecento utenti rispediti a casa

Domenica 15 Dicembre 2019 di Alberto Comisso
Ospedale in tilt: è saltato il sistema informatico
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PORDENONE -Il sistema informatico dell’ospedale Santa Maria degli Angeli va in tilt, i pazienti, che ieri mattina si sarebbero dovuti sottoporre al prelievo del sangue e ad altri esami di laboratorio, sono stati rispediti a casa. Il blocco, che Insiel ha provveduto a riparare nel giro di tre ore, ha causato non pochi disagi tra gli utenti che si sono visti costretti a ripiegare su strutture sanitarie private o a rimandare a lunedì i test che, invece, avrebbero dovuto effettuare ieri mattina dalle 7 alle 8.30. Il sistema informatico ha funzionato correttamente sino alle 7.50, poi dalla responsabile del laboratorio di analisi è arrivato il messaggio che, a causa di un errore che aveva mandato (momentaneamente) in tilt il programma di gestione dei pazienti e dei loro campioni, da lì in poi sarebbero state garantite soltanto le emergenze. Rispediti a casa circa 200 utenti.  Quindi soltanto chi si presentava agli sportelli in possesso della ricetta medica con indicata una prestazione urgente. E gli altri? Il consiglio, da parte degli operatori sanitari è stato di ripresentarsi la settimana prossima. Nel giro di pochi minuti si è verificato il caos. Il sabato viene preferito da chi negli altri giorni della settimana, soprattutto per ragioni di lavoro, non riesce a recarsi in ospedale, la mattina, per gli esami del sangue o per consegnare i test di laboratorio. E’ comprensibile, pertanto, che ieri mattina gli accessi fossero più numerosi rispetto al solito. Si stima che, a causa del blackout, più di 200 persone si sono sentite dire: “Si è verificato un problema tecnico, gestiamo solo le emergenze. Altrimenti ripassi nei prossimi giorni”.
IL CAOS
Nel giro di pochi minuti si è verificato il caos tra persone che chiedevano informazioni alle due operatrici sanitarie chiamate a limitare i disagi e chi protestava e cercava di passare davanti alla altre per provare a dimostrare una urgenza che in raltà non c’era. Immediatamente, come accade in questi casi, la direzione sanitaria del Santa Maria degli Angeli ha fatto scattare il piano B. Per garantire almeno la gestione dei casi urgenti, le accettazioni sono state fatte manualmente con carta e penna. C’era infatti il rischio che, proprio a causa del blocco dei terminali che ha riguardato soltanto l’ospedale di Pordenone, venissero confusi, tra loro, i campioni dei vari pazienti. Era possibile, solo per portare un esempio, che le analisi del sangue effettuate nel laboratorio dell’ospedale di San Vito al Tagliamento venissero scambiate con quelle di un paziente che, invece, aveva effettuato il prelievo nell’ospedale della città. Chi voleva, senza avere l’emergenza, poteva andare nelle strutture private come il San Giorgio non interessate dal blocco del sistema informatico. Anche perché, con il blocco dei terminali in corso e con l’incertezza che il guasto sarebbe stato riparato in tempi celeri, c’era la probabilità che tutti i campioni da registrare, che hanno una validità organica limitata a poche ore, finissero per non essere più analizzabili. Trattandosi di un problema alla rete informatica, l’Azienda sanitaria 5 del Friuli Occidentale ha immediatamente comunicato il problema a Insiel.
TRE ORE
I tecnici hanno lavorato per più di tre ore per individuare e successivamente correggere il problema. La situazione è tornata alla normalità attorno alle 11.30 quando ormai, però, le accettazioni erano ampiamente concluse. Da lunedì il laboratorio analisi dell’ospedale civile di Pordenone tornerà a funzionare a pieno regime.
Alberto Comisso
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Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 10:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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