E' guerra ai mendicanti in città: sono tornati dopo mesi di assenza

Mercoledì 12 Giugno 2019 di Alberto Comisso
Una mendicante in centro a Pordenone
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 PORDENONE - Tornano in città gli accattoni di professione. Persone che arrivano da Romania, Slovacchia e Africa e che, senza troppo badare a regolamenti ed ordinanze, chiedono l’elemosina. E talvolta con insistenza. Dal primo giugno nel mirino degli agenti della polizia locale di Pordenone -Cordenons sono finite sei persone, mentre ad una donna nigeriana, che arriva da Udine, già sanzionata in più occasioni, è scattato l’ordine di allontanamento. Da mesi erano spariti, per una massiccia offensiva voluta dal Comune. ora sono riapparsi e la "guerra" è ripresa. Il Comune ah spiegato che userà i daspo.  Una misura, questa, che da inizio 2019 ha interessato altri quattro questuanti. Se è vero che è ancora troppo presto per stilare i primi bilanci, le statistiche sembrano, almeno per adesso, dare ragione all’amministrazione Ciriani che il 19 agosto di due anni fa, rendendo operativo il nuovo regolamento di polizia locale, aveva dato una stretta significativa all’arrivo a Pordenone dei mendicanti. Nel 2017 gli ordini di allontanamento dalla città avevano raggiunto 25 persone, mentre l’anno scorso a farne le spese erano stati otto. A Pordenone la situazione è tenuta costantemente sotto controllo. Sarà difficile mantenere basso il numero degli allontanamenti. Tuttavia le direttive del comandante Stefano Rossi, comandante della polizia locale, e dell’assessore comunale Emanuele Loperfido, sono chiare: tolleranza zero e tempestività nel raggiungere i luoghi dove i cittadini segnalano la presenza dei questuanti. «Nei giorni scorsi – afferma Loperfido – io stesso ho preveduto ad avvisare la polizia locale della presenza di persone che chiedevano l’elemosina. Invito i cittadini a non dare loro mai dei soldi: non si tratta, infatti, di poveri ma di cittadini stranieri che fanno dell’accattonaggio una vera professione o che, a loro volta, sono vittime di un racket». Da dire però che se prima gli accattoni si concentravano in centro, oltre le zone dell’elemosina sono cambiate e differenziate. Dal primo giugno al comando della polizia locale sono arrivate nove segnalazioni. In due occasioni, nelle vicinanze dell’ospedale è stato sanzionato un mimo di origine slovacca, con un cane: lo stesso che, in più occasioni, era stato segnalato all’esterno della Sme. E’ stato sanzionato due volte con una multa di 50 euro. In altri due casi, tra ospedale e policlinico San Giorgio, i vigili avevano riscontrato la presenza di altri mendicati, mentre altri due sono stati indicati tra l’area del supermercato Cadoro di viale Venezia e piazza Risorgimento. Gli accertamenti inoltre hanno permesso di accertare la presenza di una persona con problemi psichici che dava fastidio ai passanti. Anche in questo caso non c’erano gli estremi per intervenire.
MERCATO EUROPEO
A maggio, durante il Mercato europeo, due ordini di allontanamento, con tanto di sanzione da 5mila euro, avevano invece raggiunto due venditori abusivi senegalesi provenienti da Pisa e Musile di Piave. «Non possiamo far finta che il problema accattonaggio non esista – sottolinea il comandante Rossi – ma posso dire che lo abbiamo arginato. L’azione sinergica di polizia locale e cittadini, specialmente durante il mercato cittadino, sta dando i frutti sperati». Da parte della polizia locale c’è tutta un’attività di monitoraggio e di presidio che, anche in base a specifiche segnalazioni, permette di intervenire puntualmente e, soprattutto, di scongiurare che gli accattoni possano arrecare disturbo a chi frequenta il mercato cittadino. Dal momento che i questuanti sanno bene che a Pordenone l’ordine di allontanamento può essere emesso soltanto all’interno del ‘’ring’’, pare si siano spostati dal centro per non correre troppi rischi. Così hanno trovato terreno fertile nella zona dell’ospedale civile e all’esterno di alcuni supermercati.
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