Disabile muore tra le fiamme, bloccata nel letto con le parasponde

Lunedì 25 Novembre 2019
Disabile muore tra le fiamme, bloccata nel letto con le parasponde

PORDENONE - Rosina Cecco è morta per l'asfissia provocata dai fumi della combustione del suo letto. A 84 anni la sua vita è finita nel modo più drammatico possibile. Senza la possibilità di mettersi in salvo, di scampare dal rogo che, secondo gli inquirenti che stanno ultimando gli accertamenti, sarebbe partito da una sigaretta spenta male. L'anziana, che viveva in una casetta a due piani in via Monti, laterale di viale della Libertà, sabato mattina è stata trovata supina nel suo letto con le parasponde. A causa di una malattia i suoi spostamenti erano limitati. Ad assisterla, ventiquattro ore su ventiquattro, ci pensava la badante georgiana di 45 anni, Bella Tskhadaia, che abita al piano di sopra. Gli agenti della questura di Pordenone, che indagano sulla morte dell'anziana, hanno ascoltato la sua testimonianza. Non è chiaro se la domestica in quegli istanti si trovasse in casa oppure fosse uscita per gettare la spazzatura. Quello che è certo è che la badante, quando ha percepito che c'era qualcosa che stava bruciando, è subito corsa a sincerarsi della condizioni di Rosina che, come era sua consuetudine, dopo aver fatto colazione era tornata a riposare in camera sua. Ma ormai era troppo tardi.

 
LE INDAGINI È possibile - ma a chiarirlo saranno gli accertamenti dei tecnici dei vigili del fuoco - che l'anziana si sia addormentata dopo aver fumato una sigaretta, che però non aveva spento bene.

Materasso, copriletto e lenzuola, andati completamente bruciati, avevano reso l'aria irrespirabile. Impossibile peraltro avvicinarsi a nonna Rosina, che ormai era morta per asfissia e per le gravi ustioni riportate sulla metà del corpo. Tskhadaia, vista la situazione drammatica, era corsa a cercare aiuto. Aveva suonato al campanello della casa vicina alla sua, dove un'altra badante assiste un'anziana. Era visibilmente scossa, non sapeva cosa fare e soprattutto come comportarsi. In via Monti, allertati da alcuni cittadini che avevano notato il fumo uscire dall'abitazione, erano prontamente arrivati i vigili del fuoco che, una volta all'interno, erano riusciti in brevissimo tempo a spegnere le fiamme ma non a salvare la vita di Rosina Cecco per la quale, ormai, non c'era più nulla da fare. Sul suo corpo, come accertato sabato pomeriggio dal medico legale Lucio Bomben, non erano state trovate lesioni di altra natura, se non le gravi ustioni sul 50 per cento del corpo causate dalle fiamme. Prosegue intanto l'attività investigativa della polizia. Anche nella giornata di ieri gli agenti, in stretto contatto con il pm Carmelo Barbaro che coordina le indagini, hanno raccolto delle testimonianze che verranno poi trasmesse alla Procura di Pordenone. Oggi, con ogni probabilità, sarà decisa la data dei funerali dell'anziana donna. Alberto Comisso

Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 11:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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