Guerra alla droga nelle scuole
Controlli a sorpresa durante l'anno

Mercoledì 28 Agosto 2019 di Alberto Comisso
Blitz nelle scuole per contenere la droga
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 PORDENONE - Guerra alla droga in tutte le scuole della provincia. Manca poco all’inizio dell’anno ed è arrivato il momento di partire con le controffensive. Modello da seguire che vince non si cambia. Esattamente come la squadra che, formata l’anno scorso dal prefetto Maria Rosaria Maiorino, ha conseguito risultati più che soddisfacenti in quanto a prevenzione e repressione dell’utilizzo di sostanze stupefacenti tra gli studenti. Quando mancano poco più di due settimane all’inizio del nuovo anno scolastico, il prefetto di Pordenone  ha deciso di dare un ulteriore giro di vite a un problema in costante crescita. Tra le scelte quella dei controlli a sorpresa in tutti gli istituti della provincia.  Nei prossimi giorni, proprio a ridosso del suono della campanella, il prefetto convocherà un Comitato per l’ordine e la sicurezza estendendo l’invito, oltre al sindaco Alessandro Ciriani, al questore Marco Odorisio, ai comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza e ai dirigenti scolastici. L’idea, infatti, è quella di riproporre la stessa squadra che, con tenacia ma pazienza, lo scorso anno scolastico «ha svolto un lavoro encomiabile. Vada bene – ha riferito il prefetto – che i soli controlli, peraltro potenziati, da parte delle forze di polizia non sono sufficienti se viene meno il dialogo tra insegnanti ed alunni». L’idea di Maria Rosaria Maiorino, ancora una volta, è quella di ribadire un concetto fondamentale. «I disagi degli adolescenti si percepiscono in classe. Ecco perché, attraverso i dirigenti scolastici, chiederò ancora una volta il massimo impegno perché i docenti, pur restando tali nella loro funzione, prestino particolare attenzione ai cambiamenti, nel corso dell’anno scolastico, negli allievi. E’ fondamentale, altresì, che scuola e famiglie, che rappresentano i pilastri della nostra società, dialoghino sempre più. Forse in passato – sostiene il prefetto di Pordenone – è venuto meno proprio questo: la complicità tra le parti. È venuta forse a mancare la sensibilizzazione dei genitori che, sempre più spesso, rinunciano ad esercitare la loro potestà perché fagocitati da lavoro e ritmi frenetici della vita. Papà e mamme amici dei loro figli e troppo permessivi, anche di fronte all’evidenza».
I GENITORI
Sfumature che sono emerse proprio durante le riunioni tecniche di coordinamento: «Genitori che, pur accorgendosi che i loro figli si stavano avvicinando al mondo della droga e dell’alcool, tendevano a tollerare piuttosto che ad intervenire con tempestività. Non avvertivano la gravità della situazione. Lo dico – avverte Maiorino – per esperienza: per più di dieci anni ho guidato la squadra narcotici della polizia di Cagliari». A Pordenone procurarsi della droga non è poi così difficile. Basta conoscere il giro giusto, i posti giusti ed avere qualche soldo in tasca. E il gioco è fatto. A questo punto i tempi paiono maturi perché il prefetto, in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico, convochi un vertice in Prefettura con l’obiettivo di mettere a punto un piano di prevenzione mirato contro lo spaccio e il consumo di stupefacenti a scuola e nelle immediate vicinanze. Le forze di polizia saranno ancora costantemente impegnante nel contrasto alla spaccio e all’assunzione di droghe, anche attraverso specifici appostamenti fuori dai plessi scolastici in orario di entrata e di uscita. 
Ultimo aggiornamento: 10:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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