PORDENONE - La sfida aperta alla polizia lanciata dalla banda dei cassonetti bruciati continua. Dopo l'individuazione di tre piromani e il loro interrogatorio, la strage di cassonetti continua. Certamente in almeno un caso uno dei componenti della banda - una ragazza, che appena uscita dall'interrogatorio, nel quale ha ammesso di aver assistito ai roghi appiccati da suoi amici, ha appiccato il fuoco a un cassonetto, e l'ha poi candidamente confessato a un poliziotto - ha avuto una parte, ma non è facile spiegare, in una città dove operano numerose telecamere, come mai non si siano ancora individuati tutti i responsabili. Emulazione? Opera della stessa banda già individuata o di altre, collegate o meno alla prima? Il giallo continua. E continua la serie di incendi cassonetti dei rifiuti che da giorni si ripete in città tenendo impegnate le squadre dei Vigili del Fuoco del Comando di Pordenone, ma anche determinando un danno al servizio. Anche questa notte, tra domenica 25 e lunedì 26 agosto, ci sono stati roghi di cassonetti: gli incendi hanno interessato la zona di viale Libertà e via Vallona e hanno coinvolto ben 4 cassonetti, tre della carta e 1 della plastica. Tutti i roghi sono stati appiccati tra le 21:30 e le 4:00.
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Anche se può sembrare una situazione circoscritta e senza molti problemi per lo spegnimento - fanno presente i vigili del fuoco - in un contenitore del genere sono presenti molte tipologie di prodotti conferite dai cittadini, la cui combustione genera gas tossici e cancerogeni che impongono ai vigili del fuoco di operare con la massima cautela.
