Strage di cassonetti, la sfida dei piromani: altri roghi di rifiuti nella notte

Giovedì 15 Agosto 2019
Strage di cassonetti, la sfida dei piromani: altri roghi di rifiuti nella notte
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PORDENONE In piromani alzano il livello della sfida. Ancora cassonetti dati alle fiamme. Ancora vigili del fuoco costretti ad intervenire, a notte fonda, per domare le fiamme. La mano a questo punto sembra essere sempre la stessa.Con i due bruciati l'altra notte il conto nel giro di pochi giorni, è arrivato a dieci. Ad essere presi di mira, ancora una volta, i bidoni in via Murri e via Dogana dove Gea aveva appena riposizionato i nuovi cassonetti di carta in sostituzione di quelli bruciati la notte prima. Ieri mattina sono stati trovati nuovamente danneggiati dal fuoco. Personale di Gea ha prontamente denunciato il fatto ai carabinieri di Pordenone che, come nei precedenti casi, assieme alla Polizia locale di Pordenone - Cordenons sta indagando e portando avanti, raccogliendo anche le segnalazioni dei cittadini, le indagini del caso. Oltre ad investigare sui fatti, si stanno valutando altre contromisure per cercare di sorprendere e cogliere in flagranza di reato i piromani.

 

I DANNI «I danneggiamenti dei contenitori che poi risultano inutilizzabili - commenta Stefania Boltin, assessore all'Ambiente - portano a nuovi e rilevanti costi per le attrezzature di Gea.

Sono oneri economici che ricadono sull'intera collettività e azioni sciagurate che interferiscono sulla operatività della raccolta differenziata dei rifiuti». Una sfida che a questo punto, rischia di diventare pericoloso. Fortunatamente, almeno per adesso, i roghi appiccati ai vari cassonetti non hanno provocato ulteriori danni se non ai bidoni stessi che sono stati immediatamente sostituiti. Tuttavia le fiamme avrebbero potuto interessare anche automobili in sosta, parcheggiate in prossimità di alcuni cassonetti, abitazioni ed attività commerciali limitrofe. L'attenzione è alta. Tutte le forze di polizia carabinieri, polizia e vigili urbani stanno monitorando in lungo ed in largo il territorio alla ricerca di elementi che possano portare all'individuazione dei piromani. Potrebbe trattarsi di ragazzini, magari gli stessi che erano stati visti recentemente scappare subito dopo aver appiccato le fiamme ad altri bidoni. SICUREZZA «Mi auguro che i responsabili sottolinea l'assessore Emanuele Loperfido, che ha in mano la Sicurezza possano essere identificati al più presto. Attendiamo ora le relazioni dettagliate delle forze di polizia e di Gea, così da cogliere qualche elemento maggiore. Ripeto: potrebbe trattarsi di ragazzini che però, prima che facciano ulteriori danni, devono assolutamente essere fermati in tempo». Tutto era cominciato una settimana fa quando erano stati appiccati due roghi dolosi nel giro di pochi minuti. Era successo in via Beata Domicilla e in via Rosaccio, dove erano stati dati alle fiamme due cassonetti per la raccolta della carta. A dare l'allarme era stato un residente. Era sul terrazzino di casa, quando aveva visto arrivare un gruppo di ragazzi che solitamente ha come punto di ritrovo il parco di via Beata Domicilla, vicino alla chiesa del Beato Odorico. I giovani si erano seduti sulla panchina e avevano iniziato parlare tra di loro. Uno di loro si era poi avvicinato ai cassonetti, aveva preso un pezzo di carta da un cestino per rifiuti, gli aveva dato fuoco, lo aveva buttato nel cassonetto giallo e poi era scappato assieme a una ragazza in bicicletta. Erano stati subito contattati i vigili del fuoco. Un abitante era uscito in strada con il tubo dell'acqua per spegnere le fiamme, ma l'arrivo dei pompieri aveva risolto subito la situazione. Mentre il rogo - che ha distrutto il cassonetto - veniva spento, la sala operativa dei vigili del fuoco aveva ricevuto una nuova richiesta di intervento, stavolta in via Rosaccio, dove era stato incendiato un secondo cassonetto, sempre dedicato alla raccolta della carta. Sulla natura dei due incendi nessun dubbio: sono dolosi e, probabilmente, riconducibili alla stessa mano. Alberto Comisso © RIPRODUZIONE RISERVATA

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