Finisce all'asta per 4 milioni di euro palazzo Concordia: era di Antonucci

Venerdì 27 Settembre 2019 di Cristina Antonutti
Palazzo Concordia in Corso Vittorio Emanuele finisce all'asta
PORDENONE  - Va all’asta uno dei palazzi storici di Contrada Maggiore: il Concordia, già palazzo Ellero. È stato il primo vero teatro di Pordenone, inaugurato nel 1831. Degli antichi splendori si può ammirare ancora la facciata neoclassica che si affaccia su corso Vittorio Emanuele II. L’immobile è di proprietà della Finas srl, società immobiliare dell’imprenditore Augusto Antonucci, ammessa dal Tribunale di Pordenone a un concordato liquidatorio. Con la vendita del palazzo si chiuderà anche la procedura. Il passivo, infatti, è di 4 milioni e mezzo di euro. Il Concordia va all’asta al prezzo di stima, pari a 4 milioni 61mila euro.  Significa che per il commissario giudiziale Giovanni Rubin vi è la possibilità di pafare al 100 per cento ipoteche e creditori privilegiati, mentre la parte dei chirografi sarà soddisfatta al 70 per cento. Le offerte vanno presentate entro il 5 novembre: l’indomani il commissario liquidatore Alberto Poggioli avvierà la vendita. Da quanto si è appreso c’è già qualche interessamento, ma è ancora presto per capire se il 6 novembre seguiranno anche delle offerte concrete. «Palazzo Concordia - spiega il liquidatore - comprende otto unità immobiliari, è completamente ristrutturato e le rifiniture sono di pregio. Comprende negozi al pianoterra e uffici ai piani superiori. Si tratta di un investimento interessante, perchè grazie agli affitti ha una rendita annuale del 6%». Il complesso immobiliare, infatti, è quasi completamente locato e frutta canoni annui complessivi per oltre 243mila euro. Comprende la profumeria, un negozio di abbigliamento e il laboratorio della pasticceria Peratoner a livello della strada. Nei piani superiori ci sono uffici affittati a società finanziarie, di revisione contabile e di consulenza. Nel sottotetto sono state ricavate due mansarde: sono gli unici locali non affittati. L’asta comprende anche un secondo lotto, relativa alla partecipazione nel fondo Housing sociale Fvg (2,5 quote che valgono 222mila euro).
IL CONCORDATO
La procedura concorsuale risale al 2017. Travolto dalla crisi che, tra il 2014 e 2015, stava mettendo in ginocchio il settore del mobile e la sua stessa Acheo Srl di Chions, Antonucci tentò l’impossibile per salvare azienda e operai. Ipotecò beni immobili, rinunciò a dividendi e infine fu costertto a chiedere il concordato per la società immobiliare Finas. La società ha debiti soltanto nei confronti di banche e Agenzia delle entrate. Sono già stati recuperati alcuni piccoli crediti, adesso si attende l’esito della prima asta di palazzo Concordia nella speranza di poter chiudere quanto prima la procedura. 
Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 10:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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