PORDENONE - Dalle 8.30 di giovedì scorso è stato collocato in piazza San Pietro e ora attende solamente l’accensione delle luci, il prossimo 7 dicembre, il grande abete rosso proveniente dal bosco del Cansiglio pordenonese che la Regione Friuli Venezia Giulia ha donato alla Città del Vaticano per il Natale di quest’anno. Ci sono voluti dieci anni di attesa.
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Le complesse operazioni di abbattimento, imballaggio e trasporto sono state portate a termine la scorsa settimana sotto la regia di Claudio Garlatti, del Servizio Gestione territorio della Regione, e ora l’attenzione è tutta rivolta al giorno della cerimonia e dell’udienza con il Pontefice.
“Siamo tutti contenti per questa esperienza che abbiamo la fortuna di vivere” - ha commentato il vescovo della Diocesi di Concordia Pordenone Giuseppe Pellegrini, ricostruendo la tradizione dell’albero di Natale donato al Pontefice: “A partire dal 1982, ogni anno in piazza San Pietro viene allestito il presepe ai piedi dell’obelisco e, accanto, viene collocato un albero, donato al Santo Padre di volta in volta da una diversa regione dell’Europa. L’albero è il segno per noi della presenza di Gesù luce del mondo e, per tutti, un simbolo di fratellanza”. Questa volta l’onore del dono dell’albero al Pontefice è toccato al nostro territorio: un onore “prenotato” addirittura dieci anni fa: “L’iniziativa - ha spiegato ancora il vescovo - è nata alcuni anni fa in virtù delle buone relazioni del nostro territorio con la Santa Sede, relazioni che beneficiano anche dei rapporti coltivati nel tempo con la realizzazione della rassegna dedicata all’editoria religiosa. La domanda è stata accolta nel 2008, e avrebbe dovuto cadere in concomitanza con i cinquant’anni della costituzione della Provincia di Pordenone. Io sono molto felice di questa iniziativa: andremo a chiedere al Papa una preghiera per noi e per il nostro territorio, così duramente colpito dalle avversità meteorologiche”.
DIECI ANNI
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