La Sovrintendenza cambia rotta: le vecchie mura non si toccano

Sabato 9 Marzo 2019 di Lara Zani
La Sovrintendenza cambia rotta: le vecchie mura non si toccano
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PORDENONE - Passo indietro della Sovrintendenza sull'apertura di un varco nelle antiche mura in fondo a vicolo del Lavatoio, dietro il Duomo. Nello scorso mese di dicembre, infatti, l'ente che tutela i beni artistici e archeologici ha notificato al Comune e all'impresa interessata una revoca in autotutela del provvedimento con il quale aveva autorizzato l'intervento, al quale si oppongono i residenti dell'area ma non solo. E ora il consigliere comunale Marco Salvador (Pordenone 1291) chiede che non ci si limiti a risparmiare quel muro, ma si lavori per valorizzare tutto quello che resta della Pordenone medievale. Oltre un anno fa era stato concesso il cambio di destinazione d'uso dell'area, da finalità culturali a uso residenziale, e in seguito erano arrivate anche l'autorizzazione per vincolo indiretto da parte della Sovrintendenza e l'autorizzazione paesaggistica ordinaria  rilasciata dal Comune all'impresa Battistella spa per la realizzazione di unità residenziali nell'area ex Tomadini. A quel punto i condomini degli edifici che si affacciano su vicolo del Lavatoio - che già in passato avevano promosso una petizione contro l'intervento - si sono rivolti all'avvocato pordenonese Emilio Caucci, socio dello studio legale BM&A di Treviso, affidandogli l'incarico di agire in difesa del muro. Ed era stata inviata una lettera alla Sovrintendenza con l'obiettivo di ottenere il riconoscimento di un vincolo monumentale diretto ex lege sulle antiche mura in quanto tali, cioè come bene culturale nella sua individualità. E la risposta è arrivata: l'ente che fa capo al Ministero dei Beni culturali ha riesaminato il progetto alla luce delle segnalazioni e dei vincoli che regolano gli interventi sugli immobili circostanti il Duomo di San Marco, decidendo di revocare l'autorizzazione concessa nel 2017.
LA REVOCALa Sovrintendenza - commenta Salvador, che sulla questione aveva presentato una richiesta di accesso agli atti - sembra aver fatto un passo indietro. Se questo sarà confermato, si tratta di un importante risultato per chi ritiene che questo patrimonio storico vada tutelato e valorizzato, a cominciare da Pordenone 1291, che con Angelo Crosato aveva organizzato la festa dello Statuto proprio su queste mura. Ma il consigliere comunale di Pordenone 1291 chiede che si prosegua su questa strada, lavorando alla tutela e alla valorizzazione di tutto ciò che resta delle mura medievali.
 
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