Soldi ai piccoli comuni, il Friuli resta a zero: tutti i fondi finiscono al Sud e scoppia la polemica

Sabato 22 Ottobre 2022 di Marco Agrusti
Il sindaco di Valvasone, Markus Maurmair
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Zero.

Neanche un euro. I piccoli comuni del Friuli Venezia Giulia, che nel tessuto geografico della regione rappresentano la stragrande maggioranza degli insediamenti urbani, restano di nuovo fuori dai fondi statali. E la scorpacciata di milioni, perché di questa unità di misura si tratta, è tutta nella pancia del Meridione. Con i sindaci della regione che gridano allo scandalo e invocano l’immediato intervento del nuovo governo, dal momento che il “regalo” è stato impacchettato come ultimo “saluto” dall’esecutivo guidato dall’ormai ex premier Mario Draghi. 


COS’È SUCCESSO


Questa volta il “buco” si è formato sui fondi destinati alla rigenerazione urbana. Capitoli importanti, che avevano fatto sperare tanti piccoli comuni del Friuli Venezia Giulia. Riqualificazione di edifici storici, impianti sportivi, lavori mai possibili fino ad oggi. La miniera d’oro sembrava a portata di mano. E invece i beneficiari dei contributi che si trovano più a Nord sono nelle Marche. Per il Friuli Venezia Giulia non c’è neanche un euro. A denunciare il fatto è stato il sindaco di Valvasone Arzene, Markus Maurmair. «Ancora una volta una ingiusta penalizzazione per i Comuni del Friuli Venezia Giulia e, in generale, per tutto il Centro Nord Italia - ha tuonato Maurmair -: zero euro per la rigenerazione urbana. Leggendo i nomi e le Regioni degli enti locali destinatari dei fondi per la rigenerazione urbana si rimane con l’amaro in bocca. I Comuni più a nord sono nelle Marche per il resto solo e tanta Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. Trecento milioni di euro che saranno a vantaggio solo di pochi territori con istanze per 5,3 miliardi. Possibile che ci sia da rigenerare solo il Sud? Una delibera per 300 milioni di euro presa il giorno in cui il governo è al capolinea. Insomma numerosi dubbi sull’opportunità di quanto ancora una volta premia solo alcuni territori d’Italia. Già il criterio del Pnrr con il 40 per cento di risorse vincolate sempre per il Meridione ma ora proprio si esagera. Forse sarebbe stato meglio evitare a tanti enti di predisporre progetti, fare delibere di consiglio comunale e poi rimanere solo con il tempo perso per nulla». 


LA DELUSIONE


I Comuni si erano attivati per tempo. Hanno impiegato risorse, messo a lavorare gli uffici, tolto professionalità da altri capitoli. Il tutto per individuare i siti “buoni” per intercettare i fondi della rigenerazione urbana. Un’operazione a conti fatti inutile. «Una grande mole di lavoro alle spalle - attacca ancora Maurmair - e ancora una volta una beffa clamorosa. Serve l’intervento urgente dei nuovi parlamentari». 


LA LISTA


Il bando prevedeva l’associazione di più piccoli comuni per arrivare ad agglomerati con più di 15mila abitanti. A Spilimbergo c’era un palazzo da restaurare, a Valvasone il campo sportivo da sistemare, ad Arzene l’area vicino al municipio, a Pinzano la valorizzazione del castello. Ma la lista non è esaustiva, perché in tutto il Friuli Venezia Giulia c’erano decine e decine di progetti che sembravano finalmente in pista e che invece restano a secco. La maggior parte dei finanziamenti, invece, finisce in Campania. Non ricevono soldi, tra gli altri, nemmeno Maniago, Manzano, Palmanova, Muggia, Pasian di Prato, Talmassons, Tricesimo, Fiume Veneto. 

Ultimo aggiornamento: 17:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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