Piazza Risorgimento, il piano del sindaco per riqualificare il "quadrilatero" e riportare il commercio

Martedì 31 Gennaio 2023 di Marco Agrusti
Piazza Risorgimento, il piano del sindaco per riqualificare il "quadrilatero" e riportare il commercio

PORDENONE - Da un lato un bando con un massimale previsto da cinque milioni di euro, che il Comune vuole vincere per contribuire a rendere più accogliente e meno decadente l'area; dall'altro il capitolo più importante, per il quale si sta spendendo in prima persona il sindaco Alessandro Ciriani ma su cui allo stesso tempo c'è un mandato consegnato direttamente al nuovo assessore Elena Ceolin. Consiste in un piano per riportare i negozi in piazza Risorgimento.
Una proposta vecchia? Un tema già sentito? Assolutamente sì, ma il cambio di passo è dato da un fatto: il Comune sta fisicamente incontrando gli imprenditori del settore del commercio per convincerli ad investire in piazza Risorgimento.

E vuole mettere in campo un sistema integrato di incentivi per rendere tutto questo possibile.


I DETTAGLI
«Piazza Risorgimento oggi sembra avere come suo unico traguardo il declino - è la premessa del sindaco Alessandro Ciriani -. Ma io credo che il destino non debba essere quello. E nemmeno che lo sarà. Per questo abbiamo creato un vero e proprio tavolo e io ho personalmente dato mandato all'assessore Elena Ceolin di dare una svolta alla situazione. Vogliamo riaccendere le luci delle vetrine. Basteranno due o tre nuovi investimenti nel settore del commercio per rimettere in moto un circolo virtuoso».
Che spezzerebbe quello vizioso nel quale piazza Risorgimento è precipitata da ormai molto tempo.


IL PIANO
Dalle stanze del Municipio negli ultimi giorni stanno partendo diverse chiamate. All'altro capo del telefono, vari imprenditori - «pordenonesi e non», specifica il primo cittadino Ciriani -, contattati per la spiegazione di un piano che non si articola solo grazie a un'opera di convincimento, ma anche e soprattutto attraverso un sistema nuovo di incentivi per ripopolare le vetrine del quadrilatero maledetto.
«Il nostro obiettivo - chiarisce Ciriani - è quello di portare in piazza Risorgimento categorie merceologiche che magari non sono presenti in altre zone del capoluogo. Stiamo contattando i proprietari di altre attività per capire le possibilità di vedere prossime aperture negli spazi di piazza Risorgimento». Una strategia che poggia su tre pilastri fondamentali: la nuova legge sul commercio, i bandi a cui può partecipare il Comune e la leva finale che potranno dare i distretti regionali del commercio. «Mettendo assieme una macchina degli incentivi - illustra sempre Alessandro Ciriani - contiamo di riportare il commercio in piazza Risorgimento. Dobbiamo costruire un sistema di agevolazioni che coinvolgano anche i proprietari, ad esempio per quanto riguarda gli affitti e l'Imu. E se serviranno altri interventi da parte del Comune, nel limite del possibile provvederemo a metterli in campo».


IL QUADRO
Le attività commerciali in piazza Risorgimento sono ormai ridotte al minimo. Da anni ormai gli spazi rimasti vuoti non sono mai stati rimpiazzati da nuove attività. Anche la prima giunta Ciriani ha provato a rivitalizzare il quadrilatero. Lo ha fatto portandovi anche alcune iniziative. Ma il successo è stato simile a una chimera. Non sembra funzionare nulla, in piazza Risorgimento.
Ma adesso il Comune vuole convincere gli imprenditori ad investire proprio lì. «Perché bastano due aperture - ribadisce Ciriani - per rimettere il motore in marcia». In aggiunta, poi, c'è anche un bando che l'amministrazione cittadina vuole intercettare. «Vale al massimo cinque milioni di euro - ha concluso ancora il sindaco - e ci consentirebbe di riqualificare le aree comuni della piazza, come ad esempio i sottoportici».
 

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